La consapevolezza interiore dell’uomo d’oggi si avvia verso il riconoscimento del totalmente altro

Il mondo di cui Gesù parla nel Vangelo è una realtà molto avversa alla sua persona, ne dà anche la spiegazione.Se fosse del mondo, il mondo non lo odierebbe.Da ciò si può dedurre che anche il mondo è convinto che chiunque non professa la sua dottrina e non partecipa al suo sviluppo è un nemico, un avversario.Anche per lo spirito del mondo vale la dichiarazione di Cristo: “Chi non è con me, è contro di me” (Lc 11,23).

Dunque il mondo è una realtà che non fa spazio al “diverso”, sia ideologico, sia religioso, ma lo rigetta come corpo estraneo dalla propria anima.Esso è fortificato con gli “anti”; ossia, tutto ciò che non è con lui è contro di lui senza appello.Perché egli vive sopprimendo ogni anticorpo, oppure perisce per avere fatto spazio a ciò che non è lui.Perché Cristo è tutto ciò che non è il mondo e il mondo è tutto ciò che non è Cristo, uomo e Dio, fondatore della Chiesa, suo regno visibile sulla terra.
La gloria di Cristo proviene dal Padre.

“Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini da lui amati” (Lc 2,14), cantano le schiere degli angeli sulla grotta di Betlemme. La gloria del mondo proviene dal basso.Dalle proprie opere che, secondo il Vangelo, provengono dall’Anticristo.Il dualismo fra mondo e Cristo è di natura soprannaturale ontologica ed esistenziale.Poiché il mondo come genio politico non proviene da un essere simile a Dio creatore, ma dalla perversione d’esseri creati da Dio, a lui si sono ribellati e contro di lui, nel tempo, mantengono operante la ribellione umana, incentivata e promossa dal principe del male, Satana, anch’essa creatura ribelle, ma opera di Dio.

Il regno ontologico odierno si avvale quindi di un’efficienza atea, sul piano esistenziale, nel modo di gestire l’esistenza, di rifiutare la volontà di Dio, espressa nella legge naturale e riconfermata nella venuta terrena del Figlio suo primogenito. Gesù Cristo di Nazareth, per una libertà di pensiero e d’azione che ricalca gli schemi ideologici e morali dei progenitori.

L’odio del mondo quindi nasce dalle creature, non da un principio infinito e puro quanto l’essenza e l’esistenza perfetta di Dio creatore.E’ una realtà non uguale a Dio, ma che si dichiara simile a Dio e quindi può far senza di lui.

Tutto ciò che è creato non è Dio. Satana e i suoi seguaci sono creature e pertanto non sono della sostanza di Dio. Per questo Gesù dirà: “IO ho vinto il mondo” (Gv 16,33).

Tuttavia la forza del male è proporzionata alla dote con cui Dio ha fornito quegli esseri che poi si sono rivoltati contro di lui, perché si sono lasciati tentare dal fascino della libertà senza verità.

Dio nella sua onnipotenza potrebbe piegarli, ma fedele alla libertà di cui li ha dotati, accetta la propria impotenza.Ma nella dismisura del suo amore, egli si fa creatura nel figlio, scegliendo nello stesso modo, la strada che li ha portati lontano da lui nella piena consapevolezza che l’amore pellegrino del suo cuore infinito sa parlare alla pari con le creature che portano dentro la sua nostalgia.

Dio converte, non obbliga.Dio persuade, non impera sulle coscienze.Solo la via dell’amore può ridare luce alla via dell’intelligenza d’esseri precipitati nella superbia e nell’orgoglio di se stessi, fino a porsi al “centro dell’universo e della storia”. Il mondo vive di bluff e colossali bluff, quindi il risveglio potrebbe indurre al suicidio, alla disperazione. E Dio non vuole la disperazione, la condanna, ma vuole che l’uomo si converta e viva.”IO sono la Via, la Verità e la Vita (Gv 14,6).In questa dichiarazione di Gesù è espressa la strategia del Padre, il suo disegno di salvezza, d’amore verso tutti i peccatori, grandi e piccoli, coscienti o no di essere costantemente amati e ricercati da Dio Padre mediante il Figlio suo Gesù ed illuminati, abbagliati, attirati dallo Spirito Santo.
Una grotta di queste dimensioni è una seconda creazione dell’amore di Dio trinitario.Eppure la diversità di sostanza e di poteri fra noi peccatori e Cristo non sembra dimostrata nei fatti, quando assistiamo al trionfo di chi fa il male ed all’insuccesso di chi fa il bene, come avviene per Cristo e i suoi seguaci.

Le opere malvagie riempiono le cronache del giorno, occupano gli spazi dell’informazione, s’impongono nei modi della storia, dominano i forti del secolo, i quali si equipaggiano d’anime tristemente intriganti, di geni satanici, d’ingegneri dell’oscuro e del crimine nelle ore più tragiche della storia umana ed ottengono successi.

Ora, però, la strategia del male è giunta a generare nausea in tutti.Si scopre che nel giorno degli uomini c’è anche la cronaca di Cristo e dei suoi seguaci, volutamente nascosta, ma esistente.
Di là dalla cronaca gridata dalle emittenti del mondo, suonano come contro risposte le emittenti di chi si fa uomo secondo il criterio evangelico.Esse sono la voce di chi non ha voce e sono soprattutto le fondamenta di una speranza cristiana che si diffonde ovunque.

Cristo non fa chiasso, ma la sua opera interroga la coscienza, colpisce l’intelligenze con la sua verità proveniente dall’alto, spezza la durezza dei cuori di carne, rivelando la loro condizione umana di peccatori.

Si contesta la presenza reale, vera, sostanziale del Totalmente Altro attraverso le opere.Il cristianesimo è più di un dossier evangelico astrattamente giornalistico per cervelli accademici o per una secolarizzazione professionale di una delle religioni più intelligenti del mondo e nel mondo operante, pur essendo del mondo la più perseguitata; esso è Cristo persona vivente, è Giovanni Paolo II° testimone missionario dell’uomo Cristo e degli uomini da Cristo redenti, è Madre Teresa di Calcutta, è Giorgio La Pira, è San Francesco, è Don Dilani, è il popolo di Dio unito nella fede apostolica ed in essa agente in tutte le culture e civiltà della terra, è nei missionari, nei religiosi e nelle religiose, nei sacerdoti e nei laici cristiani che lo testimoniano con coraggio, con il sangue, con la coerenza, con l’insegnamento, con la propria condotta morale, con la propria solidarietà per rimuovere le cause degli affamati, degli appestati, dei moribondi sui campi di guerra, agli handicappati, ai vecchi, ai giovani, agli uomini di cultura, agli operai, a tutto l’uomo e ad ogni uomo.

Queste sono le opere dell’amore del Totalmente Altro, presenti nella storia d’oggi e che interrogano gli uomini di tutti i continenti.La grotta è larga oggi come il cuore di Cristo e l’amore di Dio.Chi non la vede?

Farsi adulti in Cristo – Indice