Terza settimana di Quaresima: Giovedì

“Ti rendo grazie, o Signore, con tutto il
cuore: hai ascoltato le parole della mia
bocca. Il Signore completerà per me l’opera
sua. Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani”.
(salmo 137,1.8).

Al pozzo di Giacobbe, come al fonte battesimale per ciascun cristiano, avviene una scoperta e una rivelazione: la scoperta, siamo di Dio, a lui apparteniamo; la rivelazione, Dio e la nostra vita presente e futura in Gesù, uomo e Dio, morto e risorto. La realtà è Cristo (Col.2,17). Il mistero di Dio in noi inebria l’anima che lo cerca attraverso gli atti e i passi dello spirito.

Siamo attratti da Dio perfezione assoluta, essendo noi stessi attirati dall’assoluta perfezione. Ma la nostra debolezza ci impedisce di raggiungerla da soli. Ecco farsi avanti il mistero dell’Incarnazione, in cui il Figlio di Dio, facendosi uomo, apre la via di una nuova figliolanza con Dio, così che l’uomo scopre in Dio la sua autentica vocazione. L’uomo è chiamato ad entrare in comunione con Dio.

La scoperta della samaritana al pozzo di Giacobbe quando Gesù, in risposta alla sua dichiarazione: “So che deve venire il Messia, quando egli verrà ci annunzierà ogni cosa”, le disse: “Sono io, colui che ti parla” (Gv.4,25-26).

Tra Gesù e la samaritana avviene un passaggio interiore attraverso un silenzio misterioso. Essa ora non appartiene più a se stessa, ma a Gesù. I suoi giorni e i suoi anni passano nel fermento rigeneratore della grazia di appartenere al Maestro, alla sua missione, alla sua testimonianza mediante un radicale cambiamento di vita. L’anima si abbandona a Gesù.

Essa non bada alla sua povertà. Anzi, esclama con il salmista: “Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore. A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza. I miei nemici sono vivi e forti; troppi mi odiano senza motivo, mi pagano il bene col male, mi accusano perché cerco il bene. Dio mio, da me non stare lontano; accorri in mio aiuto, o Signore, mia salvezza”.

Agendo nel quotidiano, ci abbandoniamo alle mozioni dello spirito?.

Amen, alleluia,amen.

Letture per la Pasqua – indice