La verità che dà origine ad un modo di vivere il rapporto con Dio è l’esperienza dell’uomo con Dio e di Dio con l’uomo, attraverso l’incarnazione delle opere di fede, le quali, è bene rammentarlo, coinvolgono anche le relazioni con gli altri esseri umani e con l’universo.

Tutto ciò comporta però di essere crocifisso per il mondo. “Ecco l’uomo”, dice Pilato a Gesù coronato di spine, schernito, disprezzato.

L’uomo è veramente uomo quando disprezzando il disprezzo, le umiliazioni, la vanagloria, fa la sua Pasqua, il passaggio, uscendo da se stesso e dal mondo per realizzarsi in Dio. Betlemme è il luogo della nascita di Gesù nella dimensione della volontà di Dio e del suo disegno di salvezza.

La famiglia di Nazareth, come del resto ogni famiglia cristiana, parte dalla dimensione della volontà di Dio e del suo disegno di salvezza, entro il quale devi riconoscerti, o famiglia cristiana di questo tempo, ritornato pagano e ateo, adoratore d’idoli, opera delle mani dell’uomo e delle maschere di moda.

Tu, famiglia cristiana, ascolta il tuo Dio, non staccarti da lui…..“tu distruggi chiunque in te è infedele…..chi si allontana da te perisce” (Sal.72).

L’obbedienza a Dio ha fatto della famiglia di Nazareth il luogo privilegiato della giustizia, della verità, della solidarietà allo scopo di far crescere la conoscenza, il timore della volontà di Dio, la vita intima di comunione e di condivisione ai voleri del disegno di Dio.

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