“Ti rendo grazie Signore, con tutto
il cuore; hai ascoltato le parole della
mia bocca”:
(Salmo 137,1).

Il vento del consumismo assiepa la mente, il cuore e la coscienza, trasformando i valori quotidiani del progetto cristiano del vivere in una visione piccolo-borghese. La cattedrale del quotidiano è affidata ad una manciata di denaro e ad un pugno di terra.

Gesù ne è sì e no l’ornamento, il protettore degli affari, lo scudo dietro il quale vivono e allignano altre fedi che non hanno nulla da spartire con la fede in Gesù, modello, esempio, proposta,reciprocità e complementarietà dell’uomo, figlio di Dio:”Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in sovrabbondanza” (Gv.10,10).

La riduzione di Gesù a copertura, consuetudine, tradizione, adattamento, non serve. Anzi, è un illudere se stessi deviando dal vero stato spirituale in cui si cammina.

San Paolo esorta così l’anima cristiana che non sa decidersi di camminare con Gesù, per non correre il rischio di essere svuotato dal suo messaggio: “Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la Legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriacature, orge e cose del genere” (Gal.5,6-21).

La famiglia cammina secondo lo Spirito? Nella cattedrale del quotidiano, Dio ne è il cuore in Gesù?

Amen, alleluia,amen.

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