Lunedì dell’Angelo

“Il Signore è risorto, come aveva
predetto; rallegriamoci tutti ed
esultiamo, perché egli regna in
eterno”.

Cristo benedicenteNon c’è da meravigliarsi o da stupirsi se qualcuno giunge al sepolcro in ritardo. Dio conosce le nostre distrazioni e soprattutto i distratti. Vi lascia due angeli a riceverli: “Non temete. Voi cercate Gesù Nazareno, il Crocifisso: è risorto, non è qui; ecco il luogo dove l’avevano posto. Andate, dunque, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea: là lo vedrete come vi disse” (Mc.10,6-7).

La psicologia degli apostoli, e di noi poveri cristiani, è investita dalla luce del risorto. Da principio faticano ad accettare la realtà della resurrezione, poi aiutati dal Cristo Risorto in persona, abbandonano ogni ombra, soprattutto l’incertezza, le paure, le apparenti motivazioni della ragione, della scienza, del buon senso, per trasferirsi nella Pasqua di Gesù come “Creature nuove”, salutate dal Maestro con quelle singolari parole: “Pace a voi!”.

Per questo mi sembra opportuno lasciare la parola a San Paolo: “E’ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie (consumismo), non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri (spirito del mondo moderno)” ( Rm.13,11-14).

Trascorrere la pasqua vuole dire vivere la resurrezione alla maniera di Gesù: “Nessuno di noi infatti vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore”.

Fratelli e sorelle, il Risorto è con noi. Sempre!
Lode e gloria nei secoli eterni al Signore Gesù Cristo!

Amen, alleluia, amen.

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