L’uomo è una cosa meravigliosa

O Signore, istruiscimi affinché io comprenda che l’uomo non è solo una cosa ma è una cosa meravigliosa. Egli non è una cosa tra le cose. Io non mi sento una cosa, ma una persona. La differenza è sostanziale. L’uomo, infatti, è tanto assomigliante a Dio da indurlo a farsi uomo in Gesù, affinché l’uomo diventasse figlio adottivo di Dio, fratello di Gesù ed erede della sua gloria, della sua resurrezione.

Nel Vangelo, ad un certo punto, Gesù sostiene che “non può un uomo ricevere nulla, se non gli è stato dato dal cielo” (Gv.3,17). Dunque l’uomo è arricchito, è favorito, è servito dal cielo in ogni cosa. Dio ha cura di lui; a lui provvede, a lui dirige il suo Amore di Padre, a lui invia Gesù, “affinché chi crede nel Figlio ha la vita eterna; ma chi non crede nel Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio sta su di lui” (Gv,3,36).

L’uomo è una cosa meravigliosa soprattutto perché la sua natura, mediante l’Incarnazione, è perfezionata dalla natura stessa di Dio, se lo accetta e se crede in lui vivendo nella sua volontà. In un certo senso l’uomo è simile ad un anfibio, perché può vivere in terra col corpo e contemporaneamente in cielo con l’anima redenta nel Battesimo dal sangue di Cristo, morto e risorto.

C’è un testo di San Giovanni Evangelista molto significativo e chiaro a questo riguardo. Col Battesimo la vita divina è innestata nel cuore dell’uomo terreno che lo rende “capace d’infinito” (S:Tommaso D’Aquino) e che gli apre il cielo facendolo: “nascere dall’Alto”.

“Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra è terreno e parla da terreno. Chi viene dall’alto è al di sopra; e ciò che ha veduto e udito egli l’attesta ma nessuno ne accoglie la testimonianza. Chiunque ne accoglie la testimonianza attesta che Dio è verace. Perché colui che Dio ha inviato dice la Parola di Dio, il quale dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e tutto ha posto nelle sue mani” (Gv.3,31-35).

Dio ha fatto e fa tutto per convincere l’uomo, e ciascuno di noi, a lasciarsi conquistare liberamente da Cristo con tutta la persuasione di fede proveniente dalla conoscenza della divina rivelazione e dall’amore crocifisso di Cristo stesso, vissuto e testimoniato oggi dalla Santa Chiesa, nella quale ancora s’insegna che l’uomo “è una cosa meravigliosa”, creato da Dio perché lo lodi sulla terra e destinato al cielo perché figlio di Dio per mezzo di Gesù, nella cui azione di grazia vive dal giorno del Battesimo.

La condizione dell’uomo nuovo, nella descrizione di San Paolo, è la seguente: “Voi siete rivestiti di Cristo” (Gal.3,27). Di fronte a questa divina grandezza nello Spirito a cui ogni battezzato è chiamato, San Paolo dichiara: “Per me vivere è Cristo e morire un guadagno” (Fil.1,21).
Solo chi possiede la sapienza di Dio può vivere l’avventura umana come una cosa meravigliosa.

Gesù, insegnaci a vegliare e ad aspettare il nostro giorno

INDICE