Nel cenacolo: Hanno perseguitato me…

…perseguiteranno anche voi (Gv.15,20).

Nel Cenacolo Gesù prepara e premunisce gli Apostoli sul loro cammino nel mondo, quando egli sarà ritornato al Padre. Gesù è esplicito: “Nel mondo avrete tribolazioni: ma fatevi animo; io ho vinto il mondo” (Gv.16,33)…”Se il mondo vi odia, pensate che ha prima odiato me” (Gv.15,18).

Cristo sa di essere un profeta “controcorrente” nei confronti del pensiero sull’uomo, sul progetto d’esistenza, sulla vita e sul fine ultimo professato dai suoi contemporanei, non solo, ma sa d’essere contro le idee filosofiche e religiose del mondo, circa la giustizia, la pace, il progresso, il bene ed il male, la legge morale e le regole della convivenza sociale. Gesù, figlio di Dio e fratello d’ogni uomo, costruisce il suo regno spirituale, culturale, sull’amore reciproco, il perdono, la comunione tra gli uomini, detentori di pari diritti e doveri.

Egli considera la terra e i suoi beni, sia i beni naturali che quelli prodotti dall’inventiva umana e dal progresso, semplici strumenti per conquistare il cielo, dopo avere vissuto sulla terra e diffuso tra gli uomini il regno di Dio, attraverso il Vangelo dell’amore, seguendo il suo esempio. “Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i suoi amici” (Gv.15,13).

Egli smantella l’egoismo, smonta e svuota l’orgoglio e gli orgogliosi, smaschera il nulla del denaro nelle mani dei ricchi e degli avari, soprattutto rivela ai potenti del mondo, di quel tempo e del nostro tempo”, che siamo tutti uguali nel morire.

Nessuna moneta, anche quella più in salute delle altre, serve per corrompere la morte o comperare la vita eterna. Su tutto ciò saremo “perseguitati”.

Cari cristiani (parrocchiani), in nome delle fede, impariamo a stimare più Gesù che il denaro. La convinzione di fede si fonda sulla Parola del Vangelo e sull’esercizio delle virtù teologali (fede, speranza, carità), cardinali (fortezza, giustizia, prudenza, temperanza), delle virtù morali (tolleranza, bontà, dominio di sé, pazienza, mitezza, umiltà, ecc.) per coltivare nel cuore gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù (Fil.2,5).

La Chiesa-parrocchia forma e informa il cristiano a seguire Cristo, accettando la persecuzione dentro e fuori della Chiesa per assomigliare al Maestro Gesù. Tutti siamo chiamati a soffrire “dalla e per” la Chiesa, affinché il cammino nella fede smuova la vita interiore di ogni cristiano verso la perfezione. Chi ama il Signore sa dire grazie per ogni sofferenza che gli viene offerta dalla volontà di Dio. “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande” (A.Manzoni).

Indice: Spiritualità del Cristiano