Spiritualità del Cristiano: presentazione

Il cammino di fede, di speranza e di carità della Chiesa-parrocchia si svolge nel ciclo di preghiera, d’annuncio, di catechesi, di partecipazione attiva alla celebrazione dei misteri di Cristo secondo i ritmi dell’anno liturgico. La Chiesa-parrocchia “prende il largo” completando in sé ciò che manca alla passione, morte e risurrezione di Cristo, durante il pellegrinaggio terreno come parte del popolo di Dio, inserita nella storia di tutti gli uomini, di tutti i popoli per essere segno e testimonianza di Cristo “risorto e veniente” in mezzo all’umanità, non in astratto, ma tra le occupazioni del quotidiano. E’ la Chiesa ad insegnarci cosa significa ripartire da Dio. Essa è parte profetica del messaggio evangelico; e profeta “è colui che tiene lo sguardo fisso verso il Dio che viene”. Il cammino di fede dà vita al dialogo interiore col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo. Ho distinto questo percorso in tre tappe essenziali: il Cenacolo, il Getsemani, la Pasqua.

Così, infatti, è composta la Chiesa: il Presbiterio, l’altare del sacrificio, il Tabernacolo di Cristo Risorto e presente nell’Eucaristia. In questo luogo si celebra l’alleluia del Risorto da parte del popolo nuovo, il popolo nato dal sangue dell’agnello sgozzato: il Cristo della croce e il Cristo della Pasqua. Cari fratelli e sorelle, questi sono i luoghi in cui Cristo, attraverso la Chiesa, i sacramenti, il Vangelo, la tradizione e il magistero ecclesiale, compie la rievangelizzazione di tutti noi cristiani, clero e laici, religiosi e religiose, all’inizio del terzo millennio. In questi luoghi ciascuno di noi è chiamato dallo Spirito Santo e dai segni dei tempi a ridefinire la propria identità, a valutare il modo in cui è annunciata e vissuta la fede nel tempo presente, ad interrogarsi sulle capacità d’essere segno di salvezza e di rispondere al bisogno di senso di questa società.

La vita interiore parte dalla convinzione e dalla certezza che il Signore è con noi risorto e mette se stesso a nostra disposizione a favore di tutti i fratelli e sorelle di tutto il mondo. Essa trasforma, perciò, il rapporto con Dio in una relazione filiale, basata sulla fiducia e sull’abbandono alla sua volontà, bontà e misericordia. Gli uomini nuovi esprimono, quindi, un modo di pensare, di volere, di agire, d’amare attraverso le opere che testimoniano la genuinità e l’autenticità di coloro che vivono in sé i lineamenti di Gesù risorto. Oggi, ogni cristiano deve riprodurne in se stesso l’anima di Gesù, perché sia accolto in mezzo a noi, poiché inviato ad annunciare l’amore di Dio per ogni uomo e la sua volontà di vivere e di spartire la vita del quotidiano fino alla perfetta comunione con lui. “Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me”.

Le meditazioni che propongo cercano di aprire ad ognuno di noi cristiani, il cammino della conversione e del cambiamento interiore e di mentalità per essere come Dio ci vuole. E’ necessario, però, il coraggio della fede, pronto ad affrontare tutte le sfide del laicismo contemporaneo e del neoliberismo odierno. Non rinunciamo, quindi, a lavorare tenacemente e con continuità sopra di noi stessi per esprimere, con una vera formazione cristiana, il meglio dei doni ricevuti, sia naturali, sia soprannaturali. L’invito “seguimi” c’investe in ogni momento. Ma occorre prestare attenzione: “Chiunque guarda indietro, mentre mette mano all’aratro, non è adatto al regno di Dio” (Lc.9,62).

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