Piccoli rapimenti

Maria Maddalena in estasi  - CaravaggioDal mio primo incontro con Gesù sono susseguiti durante il mio cammino spirituale episodi che io definisco “piccoli rapimenti”.

I miei piccoli rapimenti sono le delizie che Gesù mi fa sperimentare facendomi sentire fortemente la sua presenza, intimamente, procurandomi come una sospensione dal mondo, per alcuni minuti, è come se fossi avvolta in una nuvola e sentissi solo la sua voce, la voce dell’amore.

Non ci sono momenti precisi, può accadere sempre, di solito accade spesso durante la Pasqua o il Natale, ma è capitato anche in diverse ore del giorno, quando prego, in mezzo alla natura e soprattutto spesso è accaduto durante l’Eucarestia.

Quando succede io non riesco a parlare, piango, provo un emozione immensa, e mi metto in ascolto, ma lui mi parla al cuore, mi dice che mi ama, di non avere timore, che lui c’è sempre, di pregare.

Lo stato che provo è di estrema beatitudine, è come se non avessi bisogno di niente, sono totalmente appagata nel corpo, nell’anima e nella mente, ho solo desiderio di stare li abbandonata in lui e sentire il suo amore, vorrei che quel momento non finisse mai.

Ultimamente, viviamo in un momento di estremo terrore, sembra che il male stia prendendo il sopravvento nel mondo, ma non sarà così per chi ha fede, in questo momento terribile, Gesù ha detto al mio cuore di pregare per l’umanità.

Come mi parla? So che non è facile comprendere per chi non ha vissuto questa esperienza, perché sono come parole stampate e scolpite nel cuore e io le devo solo tradurre o meglio comunicare. Non danno adito a interpretazioni diverse, sono quelle e basta.

Io mi trovo in una dimensione soprannaturale, comprendo che sono come leggermente distaccata da terra, e il suo amore si impossessa del mio essere totalmente, io non reagisco perché mi beo della sua presenza, è come se riconoscessi il mio Creatore, e non mi manca nulla, rimarrei così in eterno.

Spesso Gesù mi richiama davanti all’immagine della Divina Misericordia, che come già ho scritto precedentemente, è un mistero che sento particolarmente nel cuore, egli mi dice di divulgarlo e recitare la coroncina.

Mi “chiama” il giorno mercoledì per la devozione del mistero, è capitato che diverse volte mi chiedesse per cinque mercoledì di fila, di recarmi in Chiesa davanti all’immagine e recitare la coroncina della divina misericordia.

Io so che tutte queste preghiere andranno a beneficio dell’umanità, dei miei affetti, e soprattutto di chi soffre nel corpo e nell’anima.

Indice: Il Dono Più Grande (di Maria Cristina)