Nel Getsemani: Alzatevi, andiamo…

…Ecco, il traditore è qui (Mt.26,46).

Il Getsemani è caratterizzato e vissuto in prima persona da Gesù. Senza di lui, non avrebbe senso. Ora, dopo averci insegnato a staccarci da tutto e da tutti, pur vivendo con tutto e con tutti “Essi non sono del mondo come io non sono del mondo” (Gv.17,14), fino a chiederci di versare le ultime gocce di sangue e di sudore pere quelle cose che hanno realizzato la Parola della Genesi: “Ti guadagnerai il pane con il sudore della fronte”, Gesù si avvia ad attuare il desiderio e la volontà del Padre.

Egli, abbandonando la preghiera sul far del mattino, sveglia i suoi amici più cari immersi nel sonno. Non ce l’hanno fatta a tenergli compagnia nella preghiera. Tuttavia, nel Getsemani, un giorno essi ritorneranno per raccogliere ciò che non hanno saputo né vedere, né cogliere e neanche sentire in quell’ora della notte più lunga del Figlio di Dio, travolto dall’angoscia del nulla e dalla solitudine umana e divina.

“Alzatevi!”. La voce risuona nell’ora delle tenebre come un lampo che investe le profondità del credere. Nel segreto dell’anima. Maria, Vergine e Madre, vive la stessa angoscia di colei che ha “il cuore trapassato da una spada” (Lc.2,35).

“Andiamo”, Egli, profeta disarmato, con accanto gli apostoli insonnoliti, va incontro al traditore: “Ecco, il traditore è qui”. L’unico che in quella notte ha vegliato ma non vigilato con Gesù, perché contro di Lui, è proprio Giuda. Tutto ciò avviene, purtroppo, tra i protagonisti del Cenacolo.

Gli scandali del Cenacolo si protraggono negli scandali della Chiesa per opera di papi, di vescovi, di sacerdoti, di religiosi e di religiose e di cristiani di tutte le epoche storiche dall’inizio fino ad oggi.

Cari cristiani parrocchiani è più facile, per noi, tradire che seguire fedelmente Gesù. E’ più facile seguirlo a parole che col cuore. E’ più comodo servirsi di lui che servirlo e testimoniarlo davanti al mondo d’oggi, che non vuole più servire il Signore, il suo regno, le sue leggi, la sua paternità.

Lo scandalo più grave, che è un peccato contro lo Spirito Santo, uno di quei peccati che, al dire di Gesù, non si perdona tanto facilmente, è quello di staccare e di separare Cristo dalla sua Persona Divina, il Vangelo dalla Parola di Dio, la Chiesa dall’anima dello Spirito Santo. Tutto è salvo in Cristo Salvatore, anche di fronte al tradimento del Getsemani. Dio, in Gesù, non chiude in faccia a nessuno la porta della sua misericordia e del suo sconfinato perdono.

Gli scandali, i tradimenti, l’apostasia, gli errori dottrinali e morali, non distruggono Cristo, la Chiesa, il Vangelo, l’opera di Dio nella storia, ma distruggono coloro che li commettono. E’ bene non dimenticarlo. Gesù è risorto: lui solo ha vinto il mondo senza distruggerlo, perché ha vinto il peccato, il male, il demonio, tutti i nemici di Dio.

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