Nel Getsemani: rimanete qui…

…mentre io vado là a pregare.

Il Getsemani non ci deve spaventare. Esso è il luogo dell’amore altruistico, perciò vero ed autentico. Poiché le prove più dure provano la veridicità dell’amore. La Chiesa-parrocchia partecipa in proprio l’ora della gran prova di fedeltà alla volontà del Padre. Gesù e la Chiesa hanno lo stesso cuore e lo stesso amore a Dio: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice; tuttavia non come voglio io, ma come vuoi tu” (Mt.26,39).

La vita intima col Padre, anima interiore di Cristo, giunge a noi nel giorno del Battesimo, quando, liberati e purificati dal peccato originale ed attuali (se chi riceve il Battesimo è un adulto), la grazia ci apre alla vita della SS:Trinità in Gesù mediante lo Spirito Santo Amore. La Chiesa ci ha accolto, a questo punto, nelle vesti di figli adottivi di Dio. Quindi con il Padre abbiamo un rapporto filiale: io, tu, noi, proprio come se fosse il Padre terreno.

Pregare è dialogare con il Padre per conoscere la sua volontà. Egli domanda ad ogni battezzato di partecipare al suo disegno di redenzione attraverso la quale egli si colloca sulla strada di Cristo (Incarnazione), il Figlio Unigenito, Colui che è una cosa sola con il Padre. Alla richiesta di Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta. Gesù risponde: Da tempo sono con voi, e tu non mi hai ancora riconosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto anche il Padre. Come dunque dici: Mostraci il Padre?” (Gv.14,8-9).

Pregare è mettere a fuoco ciò che Dio vuole da noi per camminare nel suo volere.: “E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo” (Lc.14,27). Allora la preghiera è luce, è chiarezza divina, accesa nel cuore di chi ama Dio come vocazione, perché dà senso e valore a tutta l’esistenza umana. La vita si perde se si agisce contro la volontà di Dio. “Senza di me non potete fare nulla” (Gv.15,5). La vita esteriore può turbare, e perfino spegnere, questo legame e relazione e radice, causando la morte dello Spirito: “Io vi mostrerò chi dovete temere: temete chi dopo avere ucciso ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, io vi dico, quello temete” (Lc.12,5).

La preghiera è il respiro dell’anima. E’ la luce che illumina la via da percorrere quotidianamente secondo la volontà di Dio. Essa è l’ascolto più intimo e profondo del cuore di Dio Uno e Trino.

Indice: Spiritualità del Cristiano