La Liturgia – Cap 2

La liturgia come culto spirituale

L’inchiesta sul termine “liturgia” ha portato alla constatazione che una sola volta nel NT la parola indica una celebrazione cultuale cristiana. Era ancora vivo, infatti, il significato negativo assunto nella tradizione dei LXX.
Però bisogna rilevare anche che questa falsa concezione che identifica il culto con il tempio di Gerusalemme e quindi con il sacerdozio levitino, era già stata in parte distrutta durante il lungo periodo dell’esilio, quando i profeti cominciarono a richiamare il popolo ad un culto più spirituale.
Questa nuova concezione, anche se non si avvale dell’uso del termine tecnico “liturgia”, per i motivi esposti, tuttavia assumerà sempre più importanza, fino ad essere fatta propria dallo stesso Cristo e dagli autori neotestamentari.

Tra i profeti basterà citare Os.6,6; Dan.3,38-41; Is.1,10-20; Ger. 7,3-11; Am. 5,21-25.
Di questo nuovo atteggiamento sono testimoni anche i Salmi in particolare: Salmo 39,7-9; 49,7-15,23; 50,17-19 (interessante notare, però, come in questo salmo sia stata aggiunta la precisazione del vers.21, che corregge la precedente interpretazione del culto); 140,2.
Anche il libro del Siracide, testimonia quest’importante visione del culto: Sir.4,14 dichiara che vera liturgia è il culto alla Sapienza e Sir. 35,1-4 afferma che sacrificio è osservare la Legge…”
Infine Michea 6,1-8 prospetta nell’amore il vero culto a Dio. Probabilmente l’origine delle sinagoghe come “luogo di preghiera e di dottrina, è da ricollegarsi proprio a questo spiritualismo cultuale nel periodo post-esilico.

Anche Gesù non fa che richiamarsi, nel suo insegnamento sul culto, alla concezione profetica: Mt. 9,13 e 12,7 si richiamano esplicitamente a Os.6,6; Mt.15,7-9 a Is.29,13; Mt. 21,13 a Is. 56,7 e Ger. 7,11.
Di qui il discorso sulla distruzione del tempio (Gv.2,18-21) e sul fatto che finalmente è venuta l’ora del culto spirituale, non più legato alle istituzioni sacerdotali-templari di Gerusalemme o del Garizim.
Ma la posizione del Cristo nei confronti della “liturgia”, merita ora un esame più attento.

La Liturgia – Indice