Libro di Ester: Presentazione

Col Libro di Ester siamo di fronte a un racconto che si svolge nel periodo del dominio persiano. Affermare fino a che punto la narrazione corrisponda a fatti realmente accaduti resta per noi tutto un po’ difficile; vediamo in ogni modo di ricostruire l’ambiente.

In seguito alla conquista definitiva di Gerusalemme a causa di Babilonia, il popolo si era diviso: alcuni erano rimasti in patria, altri erano stati deportati, altri si erano dispersi nelle nazioni vicine (Ger.42).

Questo fenomeno di dispersione è chiamato in genere “prima diaspora” (=semina) degli Ebrei; la “seconda diaspora” avverrà nell’anno 70 d.C. con la distruzione definitiva del Tempio. Gli Ebrei dunque si spargono dappertutto; alcuni giungono in Persia, il paese che acquisterà grande potenza dopo Babilonia. In questo paese è ambientata la storia di Ester.

Il Libro presenta però un enorme problema: le nostre Bibbie infatti normalmente ci trasmettono, per i libri dell’A.T., la traduzione dal Testo ebraico originale (eccetto per quei libri per i quali abbiamo un originale non scritto in ebraico); con Ester esse ci danno un testo misto. In che senso? Nel senso che l’originale ebraico è corto (contiene solo l’essenziale della storia) e un po’ “pagano”; per esempio non vi ricorre mai il nome di Dio né il ricordo di imprese della grande tradizione dell’A.T. La cura che il Signore ha per il popolo, stando al Testo Ebraico, bisogna leggerla tra le righe.

Però esiste anche una forma di testo scritta in greco, molto antica, più religiosa, cioè con alcune aggiunte più devote.

Allora, nel descrivere la struttura del Libro, facciamo così: nella colonna “A” descriveremo il testo ebraico, nella colonna “B” quello greco con indicate le parti aggiunte rispetto all’altro.

Nonostante il tono pagano, Ester è un Libro di grande importanza nella Liturgia ebraica, e si legge nella festa di “Purim” che il Testo stesso ricorda.

La festa non ha origine ebraica: forse gli Ebrei la fecero propria dai Persiani con cui si trovarono a convivere, perciò il Libro descrive un po’ quel che fu il dramma di questo amalgamarsi con gli altri popoli, cioè un po’ patire persecuzione e un po’ assorbire i loro usi quando si poteva.

Colonna “A”
Testo Ebraico
Colonna “B”
Testo Greco
Cap.1 il re di Persia Assuero litiga con sua Moglie Vasti; come nell’Ebraico + al 1° cap. l’aggiunta di circa 20 versetti col sogno di Mardocheo e la congiura contro Il re;
Cap.2,1-18 Assuero sposa l’ebrea Ester uguale
19-23 Mardocheo, zio di Ester, salva il re da una congiura uguale
Cap.3,1-6Aman, ministro del re, cerca la rovina degli Ebrei; uguale
7-14 il re ascolta Aman ed emana un decreto come egli dice; dopo il v.13 c’è un’aggiunta col testo del decreto;
Cap.4,1-17 Mardocheo ed Ester cercano di salvare Il popolo di Israele; dopo il v.8 c’è aggiunta un’invocazione a Dio; dopo Il v.17 c’è un’aggiunta lunga con la preghiera di Mardocheo;
Cap.5 Ester si presenta al re; tra il v.1 e 2 c’è una lunga aggiunta su Ester alla corte;
Capp.6-7 smascheramento di Aman; uguale
Cap.8,1-17 17 riabilitazione degli Ebrei; dopo il v.12 è aggiunto il testo del decreto di riabilitazione;
Cap.9 i giudei si vendicano dei loro nemici e Celebrano “Purim”; uguale;
Cap.10,1-3 3 elogio di Mardocheo, fine testo ebraico. Dopo il v.3 un’aggiunta con la preghiera di ringraziamento di Mardocheo, fine testo greco.

Non ripetiamo la storia essendo essa una delle più note dell’A.T. Piuttosto ci soffermiamo su qualche particolare:

  • questo Libro presenta un particolare condizione del popolo di
    Israele: quella cioè di essere un piccolo gruppo di
    perseguitati; la storia successiva di questo popolo
    confermerà in maniera molto appariscente questa
    situazione. La Scrittura però come presenta il problema
    della persecuzione? Dove ne trova le cause, nel Libro di Ester, e
    come descrive l’atteggiamento del popolo?
  • Abbiamo affermato che nel Libro non è molto marcato
    l’intervento di Dio; il popolo anzi è salvato dalla
    bellezza di una donna. Questo non ci deve meravigliare: per gli
    antichi la bellezza era la vera grande risorsa di cui una donna
    potesse valersi. Se fosse stata solo abile, ma non bella, non
    sarebbe bastato. Come si vede, un mezzo umano un po’ strano
    per noi, forse persino criticabile. L’A.T. però non
    la pensa così. Pensate per esempio a Tamar (Gen.38), o a
    Raab, o a Giuditta, ecc…
  • Nella figura di Ester è nascosta una realtà
    messianica che il N.T. ci fa capire in pieno; cerchiamo con
    pazienza le caratteristiche di Ester: mediatrice, disposta a
    rischiare del suo, abile a dominare la situazione, ma solo per
    tutto il popolo.