Caratteristiche della morale dell’alleanza

E’ Dio che è al centro della vita morale d’Israele e non l’uomo, né un’obbligazione, né un dovere o una legge impersonale, il diritto o la casistica. Al cuore stesso del suo impegno morale Israele incontra il Dio vivente, il Dio dei Patriarchi, il Dio di Mosé, di Giosué e dei Profeti. Il numero considerevole delle leggi presenti nell’A.T. non deve trarre in inganno e non deve suscitare l’impressione di una morale legalista. Tutta la massa dei precetti contenuti nei libri dell’A.T. deve essere inquadrata e vista alla luce dell’alleanza, perché solo in questo modo è possibile scoprire la loro “intenzionalità”, il loro significato e valore etico. La morale d’Israele non è fondata su di un’analisi e riflessione sulla natura umana, ma si radica nell’iniziativa gratuita di Dio che libera il suo popolo dalla schiavitù.

Carattere responsoriale e dialogo della morale dell’alleanza.

Ciò che Israele è e ciò che deve fare sgorga immediatamente da ciò che Dio è per Israele e da ciò che Dio ha fatto per lui. L’iniziativa gratuita dell’alleanza espressa nel prologo storico esige una risposta. Se Dio vuole concludere un’alleanza con Israele che si trova già in una situazione di totale dipendenza da lui perché è il suo intervento che l’ha liberato e costituito come popolo, è perché Dio vuole provocare una risposta da parte del popolo. C’è, infatti, una differenza qualitativa tra una pura dipendenza di fatto e una dipendenza riconosciuta e accettata. E questa differenza qualitativa, questo valore nuovo e d’ordine morale, appella all’adesione libera d’Israele, esige da lui una risposta. A Dio non basta più che Israele dipenda da lui in tutta la sua esistenza: è necessario che il popolo assuma coscientemente e viva questo rapporto di dipendenza. Alla conoscenza ed esperienza immediata dell’azione di Dio in suo favore, deve aggiungersi la riconoscenza o, meglio, il riconoscimento, e cioè il popolo d’Israele deve accettare come norma fondamentale della sua esistenza morale quest’esperienza che è alla sorgente del suo esistere. L’atto morale di base consisterà per il popolo nel riconoscere il fatto della sua dipendenza.

Appello di Dio e risposta dell’uomo danno luogo ad un tipo di relazioni che permettono di qualificare la morale dell’alleanza come morale dialogale o, meglio, dialogico-responsoriale. La formula “IO sarò il tuo Dio e tu sarai il mio popolo” esprime perfettamente la reciprocità dei rapporti tra i due contraenti, su di un piano che ingloba nello stesso tempo e la dimensione dell’essere e la dimensione dell’agire. IL fatto poi che in questa reciprocità di rapporti solo Israele è soggetto di obbligazioni (Deut.26,17-18), sta a dimostrare che essa non sminuisce assolutamente l’ineguaglianza radicale dei due contraenti. Lo stile diretto “IO-tu” è un’altra manifestazione del carattere dialogale della morale dell’alleanza.

Questa reciprocità è senza dubbio la caratteristica più profonda e più qualificante della religione e della morale dell’alleanza. Avvicinando Dio all’uomo, essa non li confonde, dal momento che, nel dialogo che s’instaura, Dio ha solo l’iniziativa dell’invito e solo Israele quella della risposta.

Questo stesso carattere eminentemente personale delle relazioni di alleanza fa sì che moralità e religione siano inscindibilmente connesse fino quasi al punto di identificarsi: amare Dio, temerlo e servirlo significa nello stesso tempo riconoscerlo come Dio (fede, religione) e volerlo concretamente come tale nella vita di ogni giorno (morale).la morale dell’alleanza è così immediatamente religiosa, poiché essa consiste nel volere Dio come il TU assoluto. D’altra parte la religione è immediatamente morale in quanto che essa consiste nel riconoscimento concreto esteso a tutti i settori e momenti della vita di Jahwé come TU assoluto.

Concludendo: l’originalità della morale dell’alleanza non è quindi da ricercarsi nel decalogo e nei singoli precetti come tali, non consiste nelle norme categoriali contenute nei libri sacri. E’ il suo carattere geocentrico e quindi la sua fondazione religiosa che costituiscono l’aspetto più qualificante della morale dell’alleanza. L’impegno morale del popolo eletto assume il carattere di una risposta all’appello che Dio gli rivolge intervenendo in suo favore e liberandolo dalla schiavitù.

Teologia dell’Alleanza Antica e Nuova – Indice