La lode

transfigurazione di GesùDel periodo successivo la conversione rammento, tra le altre cose, il bisogno che avevo di recarmi giornalmente nella cappella delle Suore Adoratrici e restare davanti al Santissimo. A volte in preghiera (quella tradizionale), a volte in contemplazione e altre volte confidavo a Gesù me stesso, invocando il suo aiuto. Nelle veglie notturne, al contrario, pregavo con i Salmi e poi meditavo il Vangelo.

In quei giorni non conoscevo il motivo di quel modo di rivolgermi al Signore, ubbidivo a questa necessità interiore senza capirci un granché. Solo con l’approdo al Rinnovamento ho compreso l’importanza dell’agire di quei giorni e di quelle notti: adorare e lodare il Signore nostro Gesù Cristo.

In Giovanni 4,23, dice Gesù: “…viene un’ora, anzi è già venuta, in cui tutti gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio”.

Fratelli e sorelle, da quanto sopra si deduce, ed è l’argomento di stasera, che la preghiera di lode è composta da tre momenti: l’adorazione, la lode e l’azione di grazie.

Adorare significa riconoscere che Dio è il Signore nostro, nostro Padre, nostro Salvatore, grande, potente, buono, misericordioso..

Lodare significa esprimere a Dio tutto, sia perché lo merita per se stesso sia perché sappiamo che ci ascolta e si compiace di ascoltarci. Inoltre perché crediamo che è presente nel gruppo e in ognuno dei presenti, proprio come in questo momento.

Azione di grazie è strettamente collegata alla lode quando noi ringraziamo Gesù per il dono della fede, per la comprensione delle sue parole, per la sua morte e resurrezione. Poiché sappiamo, per fede, che Dio dispone ogni cosa per il bene di coloro che lo amano ringraziandolo per tutto:salute o malattia, gioia o tristezza, speranze o timori…
In conclusione l’azione di grazie significa riconoscenza e fiducia verso colui che ci
ama.

Approfondiamo il significato della preghiera di lode personale, cenacolare e comunitaria sottolineando che Dio è l’autore, l’iniziatore di ciò che avviene nell’intimo, nel cenacolo e nella comunità, mediante Cristo Redentore e mediante lo Spirito Santo quando ci riuniamo nel suo nome. Vale a dire che il cristiano nasce dall’alto, non dal basso, per opera o intervento umano, ma nel Battesimo di Gesù e nella infusione della Grazia dello Spirito Santo.

“Allora Egli ci fece salvi, non per merito di opere giuste fatte da noi, ma in virtù della sua misericordia”(Tit.3,5).”Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai donde viene e dove và. Così è di chiunque, è nato dallo Spirito” (Gv.3,8).

Ecco fratelli e sorelle, a questo punto la lode non è più esercizio delle labbra abitudinario, ma nasce dal cuore, dal nostro intimo, è un omaggio prezioso che rivolgiamo a Dio. Durante quegli attimi è tutto il nostro essere che si esprime attraverso quelle semplici frasi colme di riconoscenza, di gratitudine, di ammirazione, di amore:diciamo a Dio nostro Padre quello che Egli è e quello che è per noi.

E noi lo esprimiamo nei brevi istanti di silenzio dove gli diciamo che crediamo nella sua presenza, lo preghiamo di aprirci le labbra perché il nostro cuore possa proclamare la sua lode. Esplodiamo in canti manifestando la gioia del cuore,esprimiamo a parole suggerite dal cuore tutto ciò che sentiamo per Lui,invochiamo il suo Santo Spirito perché ci conduca alla pienezza della vita, ascoltiamo la sua Parola meditandola, condividendola e infine lo ringraziamo.

Come possiamo notare la preghiera di lode è una componente essenziale della vita di un cristiano e la sua presenza o assenza nella spiritualità del credente può stabilire il grado di profondità della fede, della speranza e dell’amore a cui egli è giunto.

Infatti alla base della vera esperienza cristiana c’è l’incontro con Cristo Risorto, il Figlio unigenito, la persona reale che comunica salvezza e illumina tutta la vita guidandola verso una conversione che diventa sempre più profonda: percepire l’amore di Dio nella sua essenza e avere la consapevolezza di essere un perdonato, tanto che il cuore sembra ardere nel petto.

La preghiera di lode è il risultato del sentirsi salvato, perdonato e amato da Dio. E’ a questo punto che lodiamo Dio Padre non perché ce l’abbiano insegnato, bensì per necessità, come vi ho illustrato all’inizio della meditazione, una necessità interiore di fronte a qualcosa di ineffabile e commovente che riceviamo da Lui. Dunque, fratelli e sorelle, non esiste lode senza un incontro con il Dio Vivente. La lode è la risposta di noi umani all’azione misericordiosa di Dio. Più che essere qualcosa che noi umani possiamo offrire, la lode è un dono che Dio pone sulle labbra e nel cuore di chi ha sperimentato la sua salvezza.

Ma sorge un altro problema. Dobbiamo conoscere la persona che lodiamo. Dobbiamo conoscere Dio Padre nella Sua Parola trascritta nella Sacra Bibbia.

Qualcuno potrebbe affermare che Dio ci conosce uno ad uno, ed è vero, ma siamo noi che non lo conosciamo abbastanza (Ger.5,20,25).

Fratelli e sorelle, per conoscere Dio Padre dobbiamo frequentarlo, ecco perché ci dobbiamo accostare ai sacramenti molto spesso. Comportandoci in questo modo entreremo in intimità col Signore nostro. Arderemo d’amore e poco a poco sgorgherà spontanea la lode e con gioia vivremo la sua presenza. Tuttavia non scordiamo che ci riuniamo non solo per lodare Dio, ma anche per “vivere la vita” di Gesù nella lode, in se stessa e come frutto prezioso della trasformazione interiore che lo Spirito Santo opera durante l’arco della preghiera personale, cenacolare e comunitaria.

Diventa quindi doveroso non dissociare il tempo che si trascorre nel cenacolo o nella comunità lodando e ringraziando Dio dal tempo in cui si svolge la nostra vita quotidiana:l’attenzione ai nostri doveri,il nostro apostolato,i nostri impegni nella famiglia, tutta la nostra vita individuale e comunitaria devono essere permeati e vivificati dalla grazia della preghiera di lode, in modo che lo Spirito Santo si manifesti anche nella quotidianità della nostra esistenza. Perché con la preghiera di lode stabiliamo il contatto con Dio, riceviamo e comunichiamo il dialogo della corrispondenza fra l’anima e la grazia, perché nulla possa avvenire senza che vi sia l’intervento di Dio e il concorso libero di noi umani.

La grazia della preghiera di lode è l’anima di tutti i luoghi dove i credenti si radunano,è il fondamento delle opere e del servizio al Vangelo, mediante il Vangelo da cui attingiamo le energie morali e soprannaturali per predisporsi al mondo, attraverso la propria vocazione, al piano di Dio.

E’ un fare la radiografia del proprio essere e del proprio agire,un applicare la terapia affinché ciò che non è Gesù, o di Gesù, passi a Gesù, diventi Gesù, agisca e operi secondo la sua volontà.

E’ a questo punto che il singolo individuo, il cenacolo, la comunità che prega è dinamica, in stato di incessante conversione al messaggio evangelico, è un dilatare nella provvidenza e nella previdenza le problematiche esistenziali, senza, tuttavia perdere la speranza e la certezza di fede che nulla e niente accade che non porti a Dio e alla scoperta del suo amore e della sua volontà.

Ognuno di noi quando prega scopre la consapevolezza della propria miseria e debolezza;perciò ricorriamo a considerare il bisogno della comunione con Gesù per elevare e sublimare le pochezze umane. Ma è anche vero che quando ci riuniamo in nome di Dio, siamo suo popolo come ha proclamato Ezechiele in 36,25-28: “Verserò su di voi acqua pura e vi purificherò da ogni vostra sporcizia, dai vostri idoli. Metterò dentro di voi un cuore nuovo e uno spirito nuovo, toglierò il vostro cuore ostinato, di pietra, lo sostituirò con un cuore vero, ubbidiente. Metterò dentro di voi il mio spirito e vi renderò capaci di ubbidire e applicare le leggi che vi ho dato..Voi sarete il mio popolo, io sarò il vostro Dio”.

E Paolo ai Corinzi dice: “Voi siete la casa di Dio..nessuno può scavare altre fondamenta, all’infuori di queste: Gesù Cristo”.

Quindi se siamo popolo di Dio, conseguentemente siamo chiesa di Dio, ma se siamo chiesa siamo anche membra del Corpo di Cristo dal momento che la Chiesa è Corpo di Cristo. Infatti in ogni nostra preghiera di lode, poiché riuniti nel suo nome, Gesù è presente come è presente nella sua Chiesa in unione con tutti i credenti.

Amen, alleluia, amen.

Alcuni salmi di lode: 62,100,146,148,150.