Ricevere i doni di Dio

Pentecoste cristiana di Tiziano VecellioNel Rinnovamento nello Spirito santo si parla di carismi, né potrebbe essere diversamente, poiché esso, per sua natura, si basa su un tipo di spiritualità che li valorizza.

Ogni battezzato, infatti, è inserito nella Chiesa, ed ha la possibilità, e il dovere, di pregare lo Spirito Santo affinché si manifesti con potenza donando tutti i carismi necessari alla edificazione.

Diciamo subito che in realtà non esistono soltanto i nove carismi citati da San Paolo nella prima lettera ai Corinzi (1^Cor.12,8-10); gli otto segnalati sempre nella stessa lettera (1^Cor.12,28);i sette nominati nella lettera ai Romani 8Rom.12,6-8); e i cinque citati scrivendo agli Efesini (Ef.4,11).

Lo Spirito Santo, fratelli e sorelle, elargisce doni in misura più generosa, più creativa, sapiente e competente di quanto immaginiamo, in quanto “anima-vita” della Chiesa, popolo di Dio.

Le necessità del popolo di Dio sono molteplici. Oggi, poi, certamente più numerose, diversificate e complesse che al tempo dell’Apostolo San Paolo. Ed è questo che noi stiamo vivendo, per vivificare la Chiesa. Lo Spirito Santo vuole, desidera ed ha bisogno di donare una molteplicità di carismi necessari adesso al popolo di Dio.

Ricordiamoci sempre che la scoperta, l’accoglienza, l’esercizio e l’uso cosciente dei carismi, doni dello Spirito Santo per l’edificazione del Corpo di Cristo che è la Chiesa, costituiscono un grande tesoro che dà forza al servizio del popolo di Dio.

Oggigiorno, i termini carisma e carismatico, sono entrati a far parte sempre più frequentemente del linguaggio corrente. Con essi si intende affermare qualità, capacità, eccellenti doni naturali o acquisiti, presenti in determinate persone.

Espressioni come:”Quel politico è carismatico”; “Il tale è un industriale carismatico”; “Quel giocatore di calcio ha un carisma in campo”; “Quell’artista ha un carisma per l’arte”; oppure:”Quel tal politico non ha carisma”; sono sempre più frequenti e stanno ad indicare che quella determinata persona è portatrice, nel suo settore lavorativo, di qualità fuori dell’ordinario, che la mettono in evidenza e la fanno diventare celebre, importante, competente, esperta.

Il significato profano di carisma e carismatico ci aiuterà a comprendere meglio quello cristiano-religioso dei medesimi termini.

Riguardo al confronto vi segnalo che la parola carisma sta a designare una o più qualità soprannaturali eccellenti, concessi dallo Spirito Santo ad una determinata persona, perché sia uno specialista, un esperto, nella sua missione religiosa.

E cosa intendiamo per carismatico?

Carismatico è il cristiano portatore di quelle qualità soprannaturali eccellenti. Carismatica è la persona che ha ricevuto, pratica, porta a maturazione ed usa i carismi come forza apostolica per servire meglio i fratelli e le sorelle. Carismatico è il cristiano rivestito della forza dei carismi per adempiere il suo apostolato nel potere dello Spirito Santo.

Nel Rinnovamento Carismatico Cattolico, viviamo una corrente di spiritualità rinnovatrice della vita cristiana, i carismi segnalati dalle lettere di San Paolo e in azione negli Atti degli Apostoli, hanno cominciato a manifestarsi in una forma inaspettata, evidente, forte e trasformatrice dei cuori, e in tutti i luoghi in cui il Rinnovamento Carismatico ha messo radici, è cresciuto come un albero rigoglioso ed ha prodotto frutti. Ma all’improvviso, nella Chiesa Cattolica, si è avuto il sentore dell’inusitato, dello straordinario, della notizia eccezionale; e per gran parte della gerarchia, sacerdoti e vescovi, dell’incredibile, dell’impossibile, dell’inimmaginabile; per alcuni uno scandalo, il ridicolo, un pericolo per la Chiesa!..Gruppi di cattolici che pregano in lingue sconosciute?..Compiono guarigioni nel nome di Gesù?..Gli uni profetizzano in lingue strane, gli altri interpretano in lingua corretta?..Parlano perfino di miracoli accaduti, e non rari?..Sacerdoti che pregano in lingue e guariscono malati?..e c’è perfino qualche vescovo che approva tali cose?.

Il moltiplicarsi delle manifestazioni carismatiche, sempre più numerose, diffuse e commentate, ha spinto teologi seri ad osservare gli avvenimenti (i segni dei tempi) ad investigarli, a studiarli e a trattarli con serietà teologica, biblica, mistica e pastorale.

Rapidamente sono apparsi scritti teologici e pastorali. Teologi di fama mondiale hanno espresso il proprio parere su libri e articoli circa la realtà della presenza dei carismi nella Chiesa cattolica. Alcuni di essi vi hanno scoperto valori tali che hanno adottato la spiritualità del Rinnovamento come forma di arricchimento e rinnovamento personale.

Se ben ricordo, Papa Paolo VI, sicuramente illuminato dallo Spirito, vedeva nella spiritualità del Rinnovamento Carismatico “una nuova Pentecoste per la Chiesa e per il mondo attuale”.

Papa Giovanni Paolo II°, dai suoi discorsi, è un vero sostenitore di questa spiritualità. Però è anche vero che molti vescovi hanno cominciato a preoccuparsi di fronte al diffondersi di questi nuovi avvenimenti nelle loro diocesi. Alcuni, con una scarsa conoscenza teologica dei carismi, altri, pressati da sacerdoti che non potevano concepire tali fenomeni nella Chiesa, hanno tentato e tentano di frapporre grosse dighe per contenere questi “fiumi di acqua viva”, per mezzo di norme pastorali, quasi sempre più dissuasive e inibitorie che illuminanti per l’orientamento di coloro che stanno sperimentando nella loro vita e in quella dei fratelli e delle sorelle, le nuove grazie di Dio per la sua Chiesa:i carismi.

Lo Spirito Santo, che è l’anima della Chiesa, invece ha deciso il contrario e far accadere una nuova Pentecoste concedendo, ai fedeli disponibili alla sua azione, i medesimi carismi effusi sulle prime comunità cristiane dopo la Pentecoste di Gerusalemme(At.2,1-13;!Cor.12).

Fratelli e sorelle, con l’effusione dello Spirito santo che state per ricevere si ravviveranno i doni e i carismi che lo Spirito Santo ha posto in ognuno di voi nel giorno del battesimo sacramentale.

Il carisma è la forza dello Spirito santo che si somma alla debolezza e alla buona volontà del cristiano che si dispone a servire. Vi è un’apprezzabile e significativa differenza nell’attività di un operatore pastorale se agisce senza il carisma o con il carisma. Quando ne è privo l’operatore agisce secondo le sue limitate possibilità umane, la sua buona volontà, insieme ad una assistenza normale, generica della grazia divina.Nel secondo caso egli opera sempre secondo le sue possibilità umane, ma queste sono permeate, illuminate, rafforzate, accresciute per l’azione diretta, immediata, speciale, specifica e vigorosa dello Spirito Santo.

La parola dono e la parola carisma sono usate spesso indifferentemente per indicare l’azione dello Spirito santo, ma è preferibile, per ragioni didattiche, fare una distinzione tra:

  • Doni o talenti naturali;
  • Doni dello Spirito;
  • Carismi.

Carisma di guarigione: rende la persona che lo riceve strumento di guarigione attraverso la preghiera.

Carisma dei miracoli: è un dono di potenza che opera cose ritenute impossibili secondo le capacità umane. Il carisma dei miracoli può operare guarigioni ritenute impossibili dalla scienza.

Carisma di profezia: attraverso questo dono di parola la persona per ispirazione dello Spirito Santo parla da parte di Dio. La profezia è data più come proclamazione che come predizione, per cui eventuali profezie predittive devono

essere accuratamente vagliate e non accolte se no dopo attente valutazioni e conferme comprensibili le profezie in lingue. Non è la traduzione di quello che viene detto ma una forma di profezia provocata dalla parola in lingue.

Altri carismi: predicazione, missione, insegnamento, parola di sapienza, parola di conoscenza, cura pastorale, doni di carità, doni di accoglienza, doni di amministrazione, doni di guida ecc..

COSA NON DOBBIAMO MAI SCORDARE

I carismi sono manifestazioni della presenza dello Spirito santo, non della santità della persona che li esercita. Lo Spirito Santo è assolutamente libero di agire quando vuole, come vuole attraverso chi vuole. Anche se siamo ancora legati ad alcune cose del mondo, anche se siamo solo all’inizio di questo cammino, anche se siamo sempre dei peccatori, lo Spirito Santo vuole servirsi di noi subito, gli basta la nostra disponibilità e la nostra obbedienza. E’ la sua potenza che si ,manifesta nei carismi, non la nostra bravura e capacità. Il problema semmai è proprio quello di riuscire a farsi piccoli, umili, a mettersi in disparte e a lasciare che sia Lui ad agire e non la nostra presunzione. Più riusciremo ad essere semplici e umili, più lo Spirito santo potrà usarci.

I carismi ci sono dati per il bene della comune 8Cor.12,7): Non scordiamolo mai! da parte di altre persone di sicuro equilibrio, di grande preghiera e di provata spiritualità.

Carisma di discernimento: lo scopo di questo dono è di discernere le profezie per constatare se la profezia è vera, falsa o semplicemente non profetica. Il dono del discernimento può venire usato anche per riconoscere se una parola o un’azione ho origine da Dio o dall’attività del maligno.

Carisma delle lingue: questo si presenta in due forme:la preghiera in lingue e la profezia in lingue. La prima è un tipo di preghiera non proveniente dalla ragione che ha lo scopo di edificare la persona che prega, la seconda è una specie di messaggio profetico dato in una lingua sconosciuta.

Carisma dell’interpretazione delle lingue: questo dono è necessario per rendere Per talenti naturali intendiamo tutte le caratteristiche positive che noi creature possediamo nella nostra stessa natura ad esempio: capacità tecniche, artistiche, poetiche, culturali, fisiche,ecc..

I doni dello Spirito, che il cristiano riceve per la sua personale edificazione, sono “disposizioni permanenti che ci rendono docili a seguire le mozioni dello Spirito Santo”. Il catechismo ne elenca sette: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio.

I carismi sono doni elargiti dallo Spirito a una persona o talvolta ad un gruppo di persone per l’utilità comune allo scopo precipuo di edificare la comunità cristiana, cioè di costruire la Chiesa.

Carisma di sapienza: per mezzo di questo dono a una persona viene data una conoscenza speciale della volontà di Dio, una visione del mondo in cui dirigere nella migliore maniera la vita cristiana.

Carisma di conoscenza: dà alla persona la capacita di penetrare il mistero di Cristo Gesù in modo da poterlo esprimere in maniera illuminante o di sapere cose che altrimenti non si potrebbero conoscere.

Carisma di fede: ci sono due tipi di fede: la virtù e il carisma. La virtù della fede è necessaria per la salvezza, cioè la capacità di confessare con le labbra e di credere con il cuore che Gesù è il Signore e che Egli è morto per il perdono dei peccati(Rom.10,9-11). Il carisma della fede dà alla persona un senso di certezza delle promesse di Dio. E’ la fede che muove le montagna, quel tipo di fede che”non dubita in cuor suo”8Mc.11,23).Servono per aiutare, edificare, convertire le altre persone, non per dare a noi prestigio e potere. Sono cioè dei compiti che ci vengono assegnati, dei servizi.

I carismi non si possono conquistare o in qualche modo “pagare”. Sono dati in modo completamente gratuito. Certo, li possiamo, come dice San Paolo, desiderare e chiedere ma cerchiamo sempre di avere chiaro che, proprio perché dati per il bene comune, sono una grande responsabilità. Una volta che riceviamo un dono dobbiamo usarlo e usarlo bene.

I carismi che potremo ricevere vanno usati all’interno e con la verifica della comunità. E’ nella comunità che lo Spirito Santo ci chiama e dà questi doni, è nella comunità che Egli vuole che noi li esercitiamo. E questo un motivo di sicurezza: quando le persone cominciano a cercarci per farsi aiutare, possiamo, anche se involontariamente, cominciare ad attirare l’attenzione della gente su noi stessi e non su Dio e ciò, come possiamo capire, è molto pericoloso.Questo atteggiamento non aiuta le persone, apparentemente può portare loro un beneficio ma in realtà le distoglie da quanto è veramente importante, e cioè incontrare e conoscere il Signore, e inoltre può portare noi fuori strada.

E’ facile riscontrare una mentalità sbagliata intorno a questo argomento. E’ importante che noi verifichiamo se alcune di queste idee sono in qualche modo anche le nostre ed eventualmente correggiamole.

Possiamo pensare che ci siano dei carismi più prestigiosi di altri, che il dono più evidente sia il più importante..ma questo è un modo di pensare secondo il mondo. San Paolo ci dice in 1^Cor.cap.13 che il carisma più importante è il dono dell’amore e l’amore può anche non essere appariscente o evidente. Per il Signore poi ogni servizio che noi compiamo, se lo compiamo per Lui, è ugualmente importante.

Possiamo pensare che una persona con carismi evidenti sia una persona perfetta, che non sbaglia mai, già santa..ma Gesù ha detto addirittura che nonostante profezie, guarigioni e miracoli si può non conoscere realmente il Signore e finire all’inferno (Mt.7,21-23).

Possiamo pensare che se noi non manifestiamo qualche dono spirituale significa che lo Spirito Santo non è presente. Non è vero. In realtà c’è un carisma che si manifesta generalmente in tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo nello Spirito, è il dono delle lingue e anche questo dono può arrivare comunque dopo un certo tempo. Certamente lo riceveremo, il giorno stesso dell’effusione, i giorni seguenti o anche dopo qualche mese. E’ un dono speciale di preghiera e il Signore non ce lo farà mancare.

Possiamo pensare che se riceviamo un carisma sia per sempre, ma se noi non lo usiamo per paura, vergogna o indifferenza, ci verrà tolto; se poi, per qualche motivo, lasceremo questo cammino, perderemo il dono ricevuto.Non solo ma c’è anche la possibilità di mantenere i doni ricevuti ma in modo non autentico e integro; usandoli male, per la propria gloria e affermazione, per il proprio interesse i nostri doni potrebbero non essere più sotto il controllo dello Spirito Santo e allora immaginiamo chi li può controllare.

Queste idee, fratelli e sorelle, portano ad atteggiamenti sbagliati e pericolosi, è quindi importante che noi vigiliamo su noi stessi.

Cosa dobbiamo fare quando ci accorgiamo di avere ricevuto un carisma?

Prima di tutto ringraziamo il Signore.Ricevere i doni di Dio è una cosa meravigliosa! I carismi manifestano la presenza viva del Signore, noi potremo vedere direttamente la potenza e l’amore di Dio operare e fare grandi cose..non c’è gioia più grande! Poi mettiamo questo dono a servizio degli altri all’interno del cenacolo e della comunità. Il nostro desiderio più grande deve essere proprio quello di poter aiutare i fratelli,aiutarli nei loro problemi personali, nel loro cammino di fede, nella loro crescita spirituale.

Mettiamoci al loro servizio con amore, con tanto amore. San Paolo dice che senza l’amore a nulla valgono i doni dello Spirito. Conserviamo sempre l’umiltà di sottoporre tutto ciò che facciamo in proposito al discernimento dei fratelli più anziani della comunità. Ascoltiamo i loro consigli e le loro indicazioni. Soprattutto cerchiamo di conoscere sempre meglio il Signore, preghiamo molto e mettiamo in pratica nella nostra vita la sua volontà, cioè continuiamo il nostro cammino di vita nello Spirito. La cosa veramente importante è che noi viviamo una vita di continua conversione, allora il Signore potrà servirsi di noi e ci darà certamente molti doni.

Alleluia,amen,alleluia.