Centralità di Maria nella lotta contro il male


Le lodi a Maria non nascono dal sentimento o dalla inclinazione alla tenerezza suscitate nell’anima da una donna di eccezionale portata di valore divino. Maria convince per ciò che ha compiuto con la sua testimonianza di vita. Ella non è una miss per elezione. Di questi criteri di valutazione si servono le filosofie umane, certamente non vi ricorre la grandezza sovrumana di Dio.

Egli, volendo creare una nuova Eva, la concepì “piena di Grazia”, forte e attrezzata interiormente da quelle virtù umane e divine di fronte alle quali le porte dell’inferno e l’astuzia diabolica nulla possono osare. Le strategie del maligno non ottengono successo. “Ella ti schiaccerà il capo mentre tu le insidierai il, calcagno”, si legge nel libro della Gemesi.

La prima Eva ascolta il demonio: si lascia suggestionare, ma passa poi al colloquio col serpente, al combattimento, infine alla persuasione e al cedimento. Ma un pensiero che si è insidiato nel cuore, come quello di essere come Dio o di diventarlo, non si lascia facilmente schiacciare. La prima Eva, dando consenso alla tentazione dell’orgoglio, non solo disobbedisce a Dio, non solo s’impoverisce interiormente, ma s’illude di poter dominare il bene ed il male. Da allora la passione dell’orgoglio di divenire simile a Dio e più di Dio, è viva nella povertà dell’anima umana ancora oggi.

“L’antica Eva, scrive nei “Discorsi” il Beato Guarrico Abate, più matrigna che madre, perché diede ai figli la morte prima ancora di generarli, fu sì chiamata “Madre dei viventi” (Gn.3,20), ma in verità si potrebbe chiamare piuttosto assassina dei viventi, perché il suo generare non fu altro che ingenerare la morte. Essa non poté realizzare quanto il suo nome significava. Invece Maria diede piena attuazione a quel mistero di cui è espressione. E’ infatti madre di tutti coloro che rinascono alla vita, proprio come la Chiesa di cui è modello. E’ madre di quella vita di cui tutti vivono”.

Il mistero del bene ha il suo centro in Maria subordinata solo a Gesù. Si vince il male facendo il bene richiesto dalla volontà di Dio espressa nei comportamenti e in Cristo risorto: vivere alla maniera di Cristo.

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