Centralità di Maria nella profezia

Il cristiano vede nella Provvidenza la sua storia futura. Infatti, egli non si chiude in ciò che desidera e che, probabilmente, non avverrà, ma con intelligenza di fede, di speranza e di amore, apre gli occhi per accogliere ciò che Dio ogni giorno gli invia, sapendo che egli è un Padre universale, Padre di tutti e di ciascuno , e non dà “una serpe a chi gli chiede un pesce o un sasso a chi gli domanda un pane”. Queste similitudini sono espresse da Gesù per illustrare la bontà sconfinata del Padre celeste, il quale, come confida il Maestro ai suoi discepoli: ” Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (Mt.5,48).

La profezia è Dio che parla ed opera nel cuore dell’uomo. Maria è al centro della profezia di salvezza. Come si comporta la Vergine Madre davanti a Dio che le parla nell’anima attraverso l’annuncio” La risposta è nel Vangelo di Luca 1,35-38: Dio spiega gli eventi futuri a Maria in questo modo: “Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà; perciò il Santo che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco Elisabetta, tua parente, anch’essa ha concepito un figlio nella sua vecchiaia, e questo è il sesto mese per lei che era chiamata sterile, perché nulla è impossibile a Dio. Allora Maria disse: “Ecco l’ancella del Signore: mi avvenga secondo la tua parola”.

Anche Gesù affermava che ogni opera che egli compiva qui sulla terra consisteva nel fare ciò che vedeva fare dal Padre: ” Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato a compiere l’opera sua” (Gv.4,34). Dio è necessariamente all’opera in coloro che egli manda; e sarebbe sufficiente che noi ci lo lasciassimo fare. Occorre convincersi che noi siamo strumenti, mentre Egli, come causa principale, agisce in noi, sempre opera in noi. Per essere buoni strumenti basterebbe scoprire questa attività di Dio che necessariamente si sostituisce alla nostra attività, per associarci interamente alla sua.

Letture per la Pasqua – indice