Centralità di Maria nella provvidenza

“La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb.11,1). Ogni giorno la fede si rinnova nella parola di Dio: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi” (Mt.28,20). Gesù, assumendo la natura umana nella sua Persona Divina, ha assunto l’intero genere umano e le sue relazioni ed implicanze antropologiche, affettive, sociali, scientifiche, culturali, religiose, vivendo in proprio le grandezze e le miserie del cuore di ogni uomo; non solo, ma Cristo eleva per grazia e per bontà divina, con un gesto d’amore conviviale totalmente gratuito, l’umanità alla vita divina. Per questo giustamente San Paolo, parlando di Greci, afferma: “In Dio siamo, in Dio esistiamo, in Dio ci muoviamo” (At.17,28).

La nostra carta d’identità è Gesù: ” Senza di me non potete far nulla….Rimanete in me ed io in voi….rimanete nel mio amore”.

Anche per Maria l’Incarnazione del Verbo di Dio diventa la sua carta d’identità, la sua volontà diventa la sua provvidenza. Il servizio totale al Figlio di Dio eleva Maria a segno e ad esempio della Provvidenza, la quale conduce ogni cosa al fine per cui Dio l’ha creata.

Purtroppo la concezione moderna dell’uomo che considera “l’uomo artefice di se stesso” ha portato l’umanità a dimenticare per ragioni egoistiche il diritto-dovere della fratellanza, mettendo in pericolo il destino dell’umanità stessa. Mentre il vangelo, guardando Cristo morto in croce può affermare “mors mea vita tua”, la concezione laicista,al contrario, deve dire “mors tua vita mea”.

Maria, come Madre di Dio, è la Provvidenza che Dio ha destinato per la nostra salvezza. Grazie di tutto, Signore Gesù.

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