La vita nuova nello Spirito

Ed ecco la sete avida di piaceri sensuali, la musica orgiastica, le danze sfrenate, la fuga dalla realtà e dalle responsabilità attraverso l’alcool e la droga. Ossia, lo stordirsi ad ogni costo per non pensare, per dimenticare la realtà. Tuttavia, nonostante tutti i tentativi di stordimento, il vuoto diventa sempre più abissale. Così non resta che valicare i confini dell’umano, uscire fuori da questo mondo, tentare di scoprire se realmente esiste qualcosa al di là di questo deserto. Si spiega in questo modo il fenomeno sintomatico ed inquietante che registriamo: il risveglio dell’occultismo, la magia, il satanismo.

Addirittura, in alcune nazioni, ci sono delle vere e proprie chiese dedicate a satana in persona, dove uomini e donne si riuniscono per regolari celebrazioni di riti liturgici in suo onore.

Che mostruosità!

In siffatta situazione la Chiesa sta vivendo oggi forse le ore più drammatiche della sua storia perché è vero che anche in passato è stata attraversata da crisi religiose che hanno sconvolto le coscienze dei credenti, ma mai così vaste e profonde come l’attuale. Oggi non si rinnega un credo, o parte di esso, ma ogni credo (è un problema che investe tutte le chiese); non si trasloca da una chiesa all’altra, ma si disertano tutte le chiese.

Anche duemila anni fa, intorno al cadavere di Gesù Cristo, ci fu smarrimento, delusione, paura, tradimento, rinnegamento, fughe vigliacche; si diceva che avevano seguito un fallito, e forse li aveva ingannati. Lo dichiarano chiaramente i due che scappano da Gerusalemme ad Emmaus: “Noi speravamo che egli sarebbe stato colui che avrebbe liberato Israele..” (Lc.24,2). Per gli intimi era un amico perduto, un morto da piangere o da imbalsamare.

Nondimeno fu proprio in quelle ore di smarrimenti, di delusioni, di crisi di fede, di defezioni, che Gesù promise lo Spirito Santo:”Che il vostro cuore non si turbi, né si sgomenti. Avete sentito che vi ho detto:vado e torno da voi”(Gv.14,27): “Non vi lascerò orfani”(Gv.14,18). “Ma ora vi dico la verità:è meglio per voi che io me ne vada; poiché se non vado, il Consolatore non verrà a voi; ma se vado, ve lo manderò. E quando Egli sarà venuto convincerà il mondo riguardo il peccato, alla santità, al giudizio”(Gv.16,7-8).

Gesù ci propone il dono del suo Spirito Santo e se noi lo desideriamo, lo chiediamo, lo accogliamo, tutto sarà come prima, ma nulla sarà più come prima. L’azione dello Spirito Santo durante i millenni non è cessata, ma si perpetua; quelle promesse sono valide anche oggi come ieri per chi rifiuta lo smarrimento e lo sconforto.

Lo Spirito Santo non fa cose nuove, ma fa nuove tutte le cose. Tutti coloro che ricevono lo Spirito di Gesù fanno l’esperienza di un grande cambiamento che non riguarda qualcosa di esterno, anche se poi incide anche su questo, ma che parte dal cuore, da ciò che c’è di più intimo e vero in ognuno. Nella misura in cui si accoglie lo Spirito di Dio e lo si lascia operare, Egli trasformerà tutta la nostra vita e ci darà una vita “nuova”.

Sì, una vita nuova, esattamente nelle circostanze in cui ci troviamo, con il lavoro, gli amici, i famigliari, l’aspetto e il carattere che abbiamo..non è ancora più incredibile?

Non dimentichiamo mai che lo Spirito Santo è una persona, non un oggetto, una forza o una potenza..ma una persona. Ha pertanto un carattere, una personalità, sentimenti, emozioni,volontà. E’ una persona che desidera ardentemente avere con noi una relazione, un dialogo, una amicizia. Non possiamo pensare di invitare a casa nostra il nostro migliore amico, di farlo accomodare in salotto e poi di non parlargli affatto, di non degnarlo di attenzione e di andarcene a fare gli affari nostri abituali.

Certamente dopo un poco il nostro amico se ne andrebbe, probabilmente sarebbe anche deluso o amareggiato dal nostro comportamento. Così è per lo Spirito Santo: noi lo stiamo invitando nella nostra vita ma dobbiamo sapere che dobbiamo impegnarci a dedicargli parte del nostro tempo e della nostra attenzione; allora impareremo davvero a conoscerlo, ad apprezzarlo e ad amarlo ed Egli potrà trasformare veramente la nostra vita in modo meraviglioso.

Leggiamo negli Atti degli Apostoli al cap.2,1-4:”Quando venne il giorno della Pentecoste, i credenti erano riuniti tutti insieme nello stesso luogo. All’improvviso si sentì un rumore in cielo, come quando tira un forte vento, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Allora videro qualcosa di simile a lingue di fuoco che si separavano e si posavano sopra ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e si misero a parlare in altre lingue, come lo Spirito Santo concedeva loro di esprimersi”.

Da quel momento i discepoli sperimentarono una vita nuova, quel gruppo di uomini, prima impauriti e delusi, cominciarono a testimoniare e a predicare con coraggio. Prima erano semplicemente uomini che avevano seguito Gesù, che avevano ascoltato tutti i suoi insegnamenti ma che nel momento decisivo non erano riusciti ad osservare nessuno dei suoi comandamenti; la paura li aveva paralizzati, si erano dispersi e in realtà non mostrarono nulla di nuovo nel loro modo di essere. Ma a pentecoste la presenza dello Spirito Santo fece di loro degli uomini nuovi, improvvisamente è come se l’entusiasmo, il coraggio, la forza, la determinazione fossero entrati in loro. Essi aprirono le porte del cenacolo ed uscirono a parlare a tutti di Gesù, non temettero più le derisioni e le persecuzioni, nulla e nessuno li poteva fermare. Al loro messaggio le persone si convertivano, guarivano, donando la loro vita al Signore..perché lo Spirito Santo attraverso i discepoli tocca e cambia le persone.

Alleluia,amen,alleluia