La vita nuova nello Spirito

Elisabetta è la prima persona che saluta il Verbo fatto carne, a nome di tutta l’umanità, con le parole che le detta lo Spirito Santo: “Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo ed esclamò: Benedetta tu fra tutte le donne, e benedetto il frutto del tuo seno” (Lc.1,42-43).

Nulla sappiamo di particolare degli anni vissuti nel silenzio e nel nascondimento. Tuttavia possiamo immaginare come la Sacra Famiglia abbia vissuto quelle lunghe ore nella pace e nella gioia dello Spirito Santo.

Chissà quante volte Gesù avrà letto, insieme con la mamma, le profezie che lo riguardavano, dettate dallo Spirito Santo; avranno cantato insieme quei salmi che lo Spirito Santo aveva composto per inneggiare alla gloria di lui e del Padre suo.

Ma diamo un’occhiata all’oggi, fratelli e sorelle. Oggi pare che Dio sia morto nella coscienza e nella vita dei popoli. A guardarci intorno, tutto farebbe credere che siamo entrati in un’era post-cristiana (concetto ribadito dal papa in occasione di un convegno a Palermo), cioè un’era di cristianizzazione dove non c’è più posto per il soprannaturale. L’uomo moderno, che ha valicato i confini terrestri, mettendo piede su altri mondi, che chiede ai computers la soluzione di ogni problema, e alla scienza la soluzione di ogni mistero della vita, si crede ormai autosufficiente e il solo arbitro del suo destino. Non ha più interesse per il Regno dei cieli, vuole godersi solo quello della terra.

Una buona parte del genere umano vive ancora sotto regimi autoritari che professano ufficialmente l’ateismo: Ma milioni di altri praticano la religione del materialismo. Vale a dire la religione dell’anti religione che ha il suo credo, la sua morale, il suo vangelo. Un vangelo rovesciato che obnubila le menti e rende schiavo.

Dall’altra parte, il mondo “libero” non affoga anch’esso nel più crasso consumismo pratico? In teoria non rinnega la fede, ma in pratica edifica altari e miti al “dio denaro, al dio successo, e al dio sesso!”.

E tutto questo ad ogni costo e con ogni mezzo, lecito o illecito!

Ecco perché si generano furti, le rapine, le violenze, i sequestri, i commerci disonesti. E ancora il sensualismo fine a se stesso, spogliato di ogni idealità con libri, riviste, film pornografici, che come una valanga putrida ha invaso le città e le cose stesse.

Addirittura nelle nazioni cosiddette avanzate, gli omosessuali maschili e femminili hanno perfino i loro templi e i loro sacerdoti.

La famiglia è disintegrata, l’infanticidio viene legalizzato, le donne degli anni settanta, si sono organizzate nel “movimento per la liberazione della donna”, che poi in definitiva è risultato essere la liberazione dai doveri di spose, di madri, il disconoscimento della paternità ecc..

Mai come in questo tempo si è sbandierato il mito della libertà. Una libertà senza gli argini della legge che è diventata libertinaggio, senza i limiti imposti dall’etica si è trasformata in licenza radicale; senza il rispetto dell’ordine costituito porta alla ribellione e all’anarchia; senza l’amore partorisce la violenza.

Mai come oggi gli esseri umani, o almeno una parte di essi, hanno raggiunto un alto grado di benessere economico. Eppure mai come oggi questi uomini sono stati così inquieti, smaniosi, insaziabili,turbolenti.

Mai come in questi anni si è tanto parlato di pace.Ma mai come negli ultimi anni quarant’anni si sono scatenate guerre e genocidi.

Ma c’è anche l’ascesa paurosa di un altro genere di guerra forse ancora più pericolosa: la guerra dell’odio, dell’egoismo, dell’invidia, della gelosia, della disonestà. Dell’ingiustizia, della prepotenza, della ribellione, insomma tutti contro tutti.

E mai come oggi gli uomini si sono sentiti minacciati e indifesi, preoccupati per il lavoro che non piace, amici che annoiano, familiari che non amano come vorrebbero, l’avvenire dei figli, persino specchiandosi il proprio aspetto non piace, non ci si accetta perché si è fuori dai canoni pubblicitari, e allora siamo troppo alti o troppo bassi, troppo magri o troppo grassi, troppo timido o troppo impulsivo ecc..siamo presi tra le morse della paura e del fallimento.

Sì, anche se non si confessa apertamente, oggi tutti hanno paura, un timore insolito che serpeggia nelle menti in maniera costante giorno dopo giorno.

San Paolo nella 2^ lettera a Timoteo cap.3 vers.1-5, dice: “Negli ultimi giorni ci saranno tempi difficilissimi. Allora gli uomini saranno egoisti, avidi d’oro e d’argento, vanagloriosi, superbi, blasfemi, ribelli ai genitori, ingrati, empi, disamorati, sleali, calunniatori, intemperanti, crudeli, disumani, traditori, protervi, temerari, amanti più del piacere che di Dio, aventi le apparenze della pietà, ma privi di quanto ne forma l’essenza”.

Qualcuno potrebbe obiettare che ci sono sempre stati nel mondo dei gravi disordini morali, è vero, ma fino a qualche anno fa li si chiamava ancora peccati.

Gli ideali cristiani erano ancora considerati norma di vita, e chi se ne allontanava sapeva di avere deviato. Le strutture su cui si poggiavano i principi etici della famiglia e della vita sociale reggevano ancora.

Oggi,all’alba del terzo millennio, anche queste sono crollate in larga parte. L’uomo moderno ha perso la capacità di discernimento tra bene e male, quindi la coscienza del peccato. Come conseguenza, non sentendo più alcun rimorso, dovrebbe essere sereno e felice. Invece è tutto il contrario, anche se non lo ammetterà mai.

Mai come di questi tempi l’uomo, che pure affoga nei piaceri e nel benessere, ha avvertito dentro di sé un vuoto pauroso che lo riempie di tristezza, di paura, di solitudine. Ecco spiegati i suicidi con percentuali da brivido nelle società più benestanti ed industrializzate.