Terza settimana di Quaresima: Sabato

“Lo stolto pensa: Dio non esiste.
Sono corrotti, fanno cose abominevoli,
nessuno fa il bene”.
( Salmo 52,1).

Si possiede veramente qualcosa quando si ama alla maniera di Cristo. La vita è amare e amore. Amore come valore che lega a Colui che tutto ha creato per amore. Amore come scuola di donazione, di liberazione dalle cose, quando impediscono alla libertà e alla responsabilità di coscienza, di agire secondo la fede nel comando esplicito del Signore: “Io vi ho dato l’esempio perché come vi ho fatto, così facciate anche voi” (Gv.13,15).

E che cosa ha fatto Gesù? Egli aveva appena terminato di lavare i piedi agli apostoli per insegnare che il servire e il servizio agli altri richiede il sacrificio totale di se stessi: nulla per sé, tutto per gli altri. Inoltre questa è la volontà del Padre che Gesù stesso si accinge a compiere con la passione, morte e resurrezione. “Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i suoi amici” (Gv.15,13).

L’amore è la forza di gravità dell’universo. Gesù riaccende in noi la somiglianza e l’immagine di Dio facendola divenire la scintilla del divino in noi nel momento del battesimo. E nel cuore di tutti, essa, essa esplode. Infatti nessuno è fuori dalla carità del Signore.

“Lo spirito del Signore ha riempito la terra”. Ogni cosa contiene la sua voce. Tutto inneggia al Signore. Cerchiamo nel nostro essere, nella cella dei nostri cuori il messaggio del salmo 91: “E’ bello dar lode al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunziare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte. Come sono grandi le tue opere o Signore, quando profondi i tuoi pensieri. L’uomo insensato non intende e lo stolto non capisce. Voglio proclamare il nome del Signore: date gloria al nostro Dio”.

E’ necessario fermarsi a contemplare il silenzio i meridiani che ci legano a Dio: la solitudine e il silenzio.

Amen, alleluia,amen.

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