Tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia


“Iddio dal cielo susciterà un regno che non sarà distrutto in eterno….Esso, che frantumerà e farà scomparire tutti quei regni, rimarrà in eterno” (Dn. 2,44)).

A Natale Dio presenta al mondo una nuova maniera di essere uomo: Gesù uomo e Dio. Mentre Dio si fa uomo, l’uomo si fa Dio. Infatti: “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia” (Gv.1,16). Tutto ciò ci porta ad affermare una delle verità principali del cristianesimo secondo il quale l’uomo in quanto uomo, con la venuta di Gesù nella storia, è collocato in una nuova condizione umana reale e potenziale, quella di redento e quindi di figlio adottivo di Dio.

Tra Dio e l’uomo intercorrono le relazioni di paternità e di figliolanza. Tale fortunata condizione bisogna che da reale e vera diventi un possesso libero e responsabile attraverso l’evangelizzazione di ciascun battezzato e cresimato.

Il Natale è l’annuncio di tale evento. Sull’esempio dei pastori, svegliati in piena notte dall’Angelo del Signore: “Non temete, perché ecco, io vi annuncio una grande gioia destinata a tutto il popolo: oggi nella città di Davide è nato a voi un Salvatore che è il Messia, il Signore”, allora diciamo anche noi con i pastori della Santa Notte: “Andiamo fino a Betlemme a vedere questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere” (Lc.2,10.11;15).
La volontà di seguire, di obbedire all’ascolto, diventa la causa importante per passare dalla condizione umana del peccato, o del vecchio Adamo, al Cristo, per diventare cittadini del suo regno, figli di Dio, figli della luce e del giorno.

Nel prossimo Natale l’ascolto di questa proposta evangelica è necessario per ciascuno di noi che sentiamo forte l’emancipazione da Dio per essere uomini moderni senza Dio.

Letture per il Natale – indice