Conversione e Regno di Dio: Sviluppo del Regno

La parabola del seminatoreEd ecco che si sviluppa il Regno di Dio, perché la Parola del Signore è paragonata appunto al seme che viene seminato nel campo: quelli che l’ascoltano con fede, in virtù della conversione rivolta al cambiamento, appartengono al piccolo gregge di Cristo, cioè, hanno accolto il regno stesso.

In diversi modi (vedremo nelle meditazioni seguenti) Gesù si è servito dell’esempio del seme (ma non solo) per spiegare lo sviluppo e le vicende del Regno di Dio tra gli uomini. La vitalità. La forza espansiva del Regno è simile a quella del seme che “germoglia e cresce in un modo che egli stesso (l’uomo che l’ha seminato) ignora” (Mc.4,27).

Il Regno cresce segretamente, al di là delle previsioni e delle speranze di quelli che con la predicazione, con il ministero o con l’opera educativa lo seminano nel cuore dei fratelli. Anche quando sembra che il terreno sia del tutto arido, infecondo e che ogni sforzo apostolico vada a vuoto, il seme della grazia divina lavora nel silenzio, nell’oscurità e all’ improvviso, per segreti interventi di Dio, può suscitare energie nuove, risvegli impensati.

Le lunghe aspettative, gli insuccessi, i giudizi temerari,la maldicenza, la ribellione, l’antipatia, l’insorgenza del male non devono scoraggiare, né fare disertare il campo, né spingere a zeli indiscreti. Gesù ha vinto il maligno e ha presentato questa vittoria come indice dell’avvento del Regno: “Se io scaccio i demoni col dito di Dio, è dunque giunto a voi il Regno di Dio” (Lc.11,20).

Dunque come possiamo ben capire, si tratta di una trasformazione interiore radicale che mira a cambiare la mentalità, le coscienze, il modo di vedere le cose per traboccare poi in un profondo mutamento della condotta. E’ un capovolgimento di valori. Per chi entra nel Regno il vero bene non sta più nelle ricchezze, negli onori, nei successi, nelle gioie terrene, e neppure nella forza, nel potere o nel predominio sugli altri, bensì nelle Beatitudini enunciate da Gesù nel Discorso della Montagna. Quanto più la Parola del Vangelo (il lievito) fermenta nel cristiano, tanto più egli si converte e costruisce la casa della vita di fede sulla roccia pere assumere spontaneamente questo nuovo modo di vedere, sentire, giudicare e quindi agire.

Non solo, ma egli stesso diventa a sua volta fermento per la società, quartiere, comunità in cui vive: la famiglia, la scuola, l’ambiente di lavoro.

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