Siamo nella contemplazione di Dio – 04

Dove andare lontano dal tuo Spirito?

Dio contempla le creature che ha fatto e redento, preparando per loro, ogni giorno, il fabbisogno naturale e divino, affinché la mensa della vita possa offrire a tutte le creature razionali e non, con i doni gratuitamente predisposti dal suo cuore provvidente e previdente, i mezzi, i doni, i segni, le prove della sua presenza, della sua carità, del suo amore ablativo, recettivo e unitario, operante dentro la storia dei singoli e dei popoli.

Lo Spirito di Dio previene, prepara, distribuisce “col gesto largo e generoso del divin seminatore” affinché l’Invisibile evidente sia il referente del dialogo razionale ed umano tra l’uomo e Dio. In Gesù, figlio di Maria, il dialogo prende il volto di Dio fatto uomo per essere uomo tra gli uomini, il Dio presente-nascosto. Così l’uomo diventa, in Cristo Gesù per lo Spirito Santo, riflesso autentico dello splendore della verità.

“E’ Lui il Principio, il Verbo incarnato che, avendo assunto la natura umana, la illumina definitivamente nei suoi elementi costitutivi e nel suo dinamismo di carità verso Dio e il prossimo” (Veritatis Splendor n.53). Così in Gesù Cristo e nello Spirito Santo, noi cristiani siamo nuove creature e figli di Dio, cosa che egli dimostra con le sue opere divine con cui si apre alla vita eterna, alla comunione nella visione, nell’amore e nella beatitudine con Dio padre, Figlio e Spirito Santo.

Dove andare lontano dal tuo Spirito? E Maria, l’opera dello Spirito Santo più perfetta in vista del Cristo di cui dovrà essere madre, esclama: “Ecco la serva del Signore”. L’espressione richiama la visione di un cuore aperto, dove tutto è posto allo sguardo di tutti. “Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo” (Sal.138,14).

Preghiera dal Salmo 114,1-2.

Amo il Signore perché scolta il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio nel giorno in cui lo invocavo.

Il Signore è con noi – Indice