Nel cenacolo: Fatevi animo, io ho vinto il mondo

Il Cenacolo s’illumina di fede, di speranza e d’amore, man mano che le parole di Gesù sugli avvenimenti che stanno per accadere e che riguardano tutti, annunciano un’avventura certamente non immaginaria; tuttavia difficile da calare nella mentalità degli uomini di quel tempo e del nostro tempo.

Ciò che Gesù dice e fa è necessario alla salvezza, su questo non possiamo dubitare, anche se la durezza della mente e la cecità del cuore sembrano giudicarlo inutile in certi casi, e in altri impossibile, perché fuori delle possibilità umane.

Dio non comanda l’impossibile, ma noi, cristiani e parrocchiani, non dobbiamo scordare due verità bibliche: la prima, “nulla è impossibile a Dio” (Lc.1,37); anzi: “Agli uomini è impossibile, ma non a Dio, perché tutto è possibile a Dio” (Mc.10,27); la seconda, “Nessuna delle parole uscite dalla bocca di Dio ritornerà a lui senza prima avere ottenuto il suo effetto”.

Nel Cenacolo le affermazioni di Gesù non sono accolte dal punto di vista del maestro, poiché gli apostoli soffrono d’invidia, in quanto impegnati a prevalere gli uni sugli altri per la conquista dei primi posti nel regno di Gesù.

A noi, oggi, al contrario, di fronte alla Parola: “Fatevi animo: Io ho vinto il mondo” (Gv.16,33), pare impossibile, fantasioso, pazzesco, inverosimile credere alla vittoria di Dio sul mondo che, dal punto di vista morale, è veramente in mano al maligno. Ma dal punto di vista “ontologico”, in quanto creatura di Dio, il mondo è nelle mani dell’Altissimo, Signore del cielo e della terra. Il mondo è prima di tutto in ognuno di noi. “Tu sei nel mondo, ma non del mondo” (cfr.Gv.17,14).

Questa verità è contenuta nel pensiero di Gesù:“Io ho vinto il mondo”. Tutto ciò che è del mondo perisce con lui, perché verrà la fine del mondo; ma nel mondo c’è il regno di Dio, per il quale Gesù dice: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo” (Mc.1,15.

E’ un vero proclama.

Un proclama che si perpetua nella Chiesa- parrocchia, la quale non desiste dall’annunciarlo, dall’ampliarlo, affinché la fede trasformi la vita mediante la grazia dello Spirito Santo sull’esempio di Cristo.

La vittoria sul mondo, compiuta da Cristo risorto, si perpetua nel suo regno di grazia, di giustizia e di pace.

Indice: Spiritualità del Cristiano