Nel cenacolo: Lo Spirito di verità…

…vi introdurrà in tutta la verità (Gv.10,13).

Nella Chiesa-parrocchia, cellula del corpo mistico di Cristo e porzione della Chiesa locale ed universale, lo Spirito di verità ne è l’anima, la sostanza e l’essenza. Senza lo Spirito di verità nulla e nessuno può essere credibile. Anche verso lo Spirito di verità occorre una visione teologica, evangelica. Gesù Cristo è la verità. Quindi lo Spirito di verità non viene dal basso ma dall’alto.

“Chi viene dall’Alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra è terreno e parla da terreno. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti; e ciò che ha veduto ed udito, egli l’attesta, ma nessuno ne accoglie la testimonianza. Chiunque ne accoglie la testimonianza attesta che Dio è verace” (Gv.3,31,33).

Nella parrocchia aleggia il senso e il contenuto del testo ora riportato. Non si tratta di abbassare, perciò, la verità che viene dall’alto alla dimensione dell’intelletto e alla capacità di comprensione dei parrocchiani, ma di elevare tutti quelli che cercano l’approfondimento della Parola a oggetto di fede, secondo il richiamo di Gesù al padre del fanciullo epilettico: “Ma tu, se puoi farci qualche cosa, abbi pietà di me e aiutaci” Rispose allora Gesù: “Se puoi! Ogni cosa è possibile a chi crede”. Il padre del fanciullo subito gridò: -e noi con lui- “Io credo, aiuta tu la mia poca fede! (Mc.9,22-24).

Nella Chiesa è sempre in atto la Pentecoste, per la diffusione del regno e la santificazione dei suoi membri, affinché siano “Santificati nella verità” (cfr.Gv.17,7).

La crisi di fede, oggi, caro fratello e sorella, dipende soprattutto dal rifiuto della verità dello spirito e dall’incapacità di ascoltare e obbedire alla parola del Vangelo, essendo forte e irrinunciabile, anche nei credenti, l’attacco al proprio punto di vista religioso e all’individualismo cristiano di chi svaluta l’autorità della Chiesa come guida delle anime e come scuola di santificazione, per seguire una visione soggettiva e liberale, a propria misura, facendo, quindi, prevalere la fede in se stessi contro la fede nel Totalmente Altro. Il cristiano, in questo modo, non è credibile perché finisce per comportarsi come chi non crede, sia in famiglia, sia sul lavoro, sia dovunque si trovi.

La Chiesa-parrocchia nel constatare che molti non considerano più Cristo né di moda, né propositivo, nel contesto culturale di oggi, comprende l’impegno di “rifare l’uomo” partendo dal Vangelo e dalla Persona di Gesù, l’uomo evangelico per eccellenza.

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