Nella Pasqua: Non temete

Tolto il crocifisso dal Calvario, scomparso il Cristo morto nella tomba, sembra che tutto sia finito. E finito in nulla, come una bolla di sapone. La fede è sottoposta a dura prova. La disgregazione e lo sfascio del Cenacolo dopo tre anni di lavoro, l’abbandono della gente che seguiva Gesù, l’aria della città di Gerusalemme celebrano la vittoria degli avversari religiosi e politici di Gesù di Nazareth.
La strategia dell’ingiusta condanna a morte, l’arte di travestire Gesù con le vesti di Barabba e di rivestire Barabba d’innocenza, induce i giusti a temere la forza del male e la sua apparente e conclamata onnipotenza sul bene.

Gli ingiusti e gli assassini sono liberati e il giusto, “che durante la sua vita non ha fatto nulla di male” – così dichiara il ladrone in croce – è condannato a morte. Morte al bene, lunga vita al male.
Negli apostoli e nei seguaci di Gesù, caro cristiano parrocchiano, c’è il convincimento, ormai a fior di pelle, di avere sbagliato tutto, di essere stati ingannati da un falso Messia, finito, ora, nel fallimento. Essi si trovano in mano e nella coscienza l’idea di essere stati discepoli di un Messia da burla. Infatti, qualcuno di loro lascia Gerusalemme per tornarsene al paese d’origine.

Lo smarrimento è totale. Gesù risorto va ripetendo in vari luoghi dove appare nel tentativo di recuperare i suoi alla Pasqua, alla nuova condizione di Risorto: “Pace voi!…Non temete”.

Il timore e il terrore, caro cristiano parrocchiano, a volte ci assalgono, soprattutto quando costatiamo che la fede, la speranza e l’amore a Gesù sembrano armi spuntate di fronte al trionfo del male, dell’anticristo e dell’antivangelo. La “cattiva novella” sostituisce in ogni luogo, attraverso i massmedia, la “Buona Novella”.

Quest’ultima assume il volto di un reperto archeologico, o l’immagine di un’utopia, il non senso rispetto alla concretezza con cui l’uomo-padrone di sé imita lo stile del ricco Epulone, di Pilato, di Erode, di Roma e del Sinedrio.

Pur con questo scontento entriamo nella Chiesa-parrocchia, dove la vergine Maria ci accoglie come ha accolto gli apostoli dopo la disfatta del Calvario, e unendoli alla sua preghiera, li ha preparati alla Pentecoste. Non temete! Gesù è risorto dentro i nostri cuori e dentro la nostra Chiesa-parrocchia. Qui la Pasqua si rinnova ogni giorno.

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