Il Santo Rosario: Presentazione

Leggiamo dal Magnificat:

“Ha spiegato la potenza del suo braccio,
Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
Ha rovesciato i potenti dai troni,
Ha innalzato gli umili;
Ha ricolmato di beni gli affamati,
Ha rimandato a mani vuote i ricchi”.
(Lc.1,51-53)

Oggi purtroppo viviamo una realtà tragica nella civiltà dell’apparire. Molte persone cercano le cose grandi e appariscenti: il successo, il denaro, il potere, il soddisfacimento dei sensi, con ogni mezzo, lecito o illecito che sia.
E’ questa la tentazione e il peccato di chi sente il bisogno di affermarsi, quasi di superare se stessi e il mondo, dando segni, lasciando delle tracce della propria esistenza.
Questa è la grande illusione, che lascia dietro di sé un pugno di cenere: i sogni svaniti, le ambizioni miseramente sciolte come neve al sole, la vita svuotata d’ogni significato…. Senza sapere perché si esiste, dove si va.

Dio, che è infinito, sceglie le cose piccole per rivelarsi all’uomo: le nostre stesse umili parole; sceglie le cose piccole per venire in mezzo a noi e insegnarci la via più semplice per andare a lui e in altre parole con la preghiera, la riconciliazione, l’umiltà, il raccoglimento dell’anima che nella quotidianità cerca Dio.
Nel momento in cui si comprende il Santo Rosario è segno che nella nostra vita si è fatta una gran conquista: riusciamo a valorizzare le cose piccole.

Il Santo Rosario è la preghiera e la contemplazione che Maria Vergine ha insegnato alle anime e offerto alla Chiesa, molte volte nei secoli, e anche nei tempi più recenti, specialmente a Lourdes, a Fatima e a Medjugorje, dove la Madonna non ha chiesto straordinarie penitenze o rivoluzioni, ma la preghiera del Rosario, accompagnata da piccole mortificazioni, piccole pratiche di pietà, di devozione e opere di misericordia, piccoli atti di un immenso amore.
Infatti, proprio nel Santo Rosario sembra verificarsi quella stupenda esortazione evangelica, enunciata da Gesù, quando ha detto: “Solo chi si farà piccolo come uno di questi fanciulli entrerà nel Regno dei cieli” (Mt.18,3).

Allora, fratelli e sorelle, forse anche noi cristiani abbiamo necessità di meditare seriamente il significato di questa via, proprio per non cedere alle tentazioni del mondo, per non prendere la strada dei continui errori e restare fedeli a quelle delle beatitudini: via della povertà e non della ricchezza; via della mansuetudine e non della durezza; via della benignità e non della violenza.

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