Gesù, segno e compimento della Rivelazione Biblica

Il tratto peculiare, assolutamente specifico del cristianesimo consiste nella persona di Gesù, considerata normativa e determinante per l’uomo in tutte le sue dimensioni di vita. Il cristianesimo non è riconducibile definitivamente a nessuna idea, a nessun principio, a nessun atteggiamento etico, ma solo alla memoria attiva e significante della vicenda di Gesù. Dove è possibile trovare adeguatamente tale memoria? La tradizione cristiana risponde: nei Vangeli, cos’ come sono attualizzati nella e dalla Chiesa che è il segno sacramentale di Cristo nella storia. Qui non si apre la questione circa il valore storico dei Vangeli. Noi qui li assumiamo come testi che ci permettono, se non una “biografia” di Gesù, una ricostruzione storicamente vera dei tratti essenziali della sua vicenda.

Il discorso che iniziamo è soltanto un avvio di una vera e propria cristologia (in parte già attualizzata sul sito, nelle sue parti) ed intende rispondere ad una preoccupazione: per comprendere appieno la figura e il messaggio di Gesù bisogna conoscere le coordinate spazio-temporali e geografiche in cui tutto questo è avvenuto (vedere “Storia del popolo ebraico”).

Gesù infatti non è calato dal cielo come una meteora, ma è inserito in un contesto che l’ha anche in un certo senso prodotto (Israele, personificato da Maria) e da cui in un certo senso ha preso le distanze.

Se la risposta alla questione: chi è Gesù? Deve tener conto di tutta una lunga tradizione di fede, essa tuttavia va calata, come primo momento, anzitutto nel contesto culturale della società ebraica del tempo, perché è in tale contesto che ha preso corpo la vicenda di Gesù. Gli evangelisti non abbozzano un ritratto completo di Gesù, ma situano Gesù in un mondo ben preciso, quello della società e della religione giudaica, con le sue tradizioni, con i suoi rappresentanti, con i suoi interpreti, con le sue leggi. In questo modo Gesù ha un modo originale di porsi.

Ed è questo modo che sorprende, che fa nascere interrogativi, che affascina e che scandalizza. Ed è questo modo di comportarsi uno dei “segni” della sua provenienza divina. L’analisi storica della vicenda di Gesù non intende certo né esaurire il mistero di Gesù, né “provare” la sua divinità: per l’una e per l’altra impresa è necessaria la fede in Lui. Ma la fede in Gesù ha bisogno di radicarsi nella storia, se non vuole correre il rischio di degenerare a mito o a sentimentalismo o ad indottrinamento.

In che modo dunque si comporta Gesù nel tempo in cui visse? La risposta a tale interrogativo sarà costruita articolando quattro rapporti: quelli che il Cristo visse con i capi della società giudaica, con i rivoluzionari zeloti, con i monaci esseni, con i farisei.

Le Strutture Fondamentali della Rivelazione Biblica – indice:

Premessa

Momenti fondamentali della rivelazione