Le Strutture Fondamentali della Rivelazione Biblica

Premessa

La rivelazione divina si presenta a noi come una vicenda storica in cui Dio, uscendo dal suo mistero, mediante l’offerta della sua Alleanza al popolo ebraico (A.T.) e mediante l’offerta di sé in Cristo a tutto il mondo (N.T.), manifesta la sua universale volontà salvifica: “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità” (1 Tim.2,4).
Questa considerazione sgombra immediatamente il terreno da possibili false identificazioni o riduzioni della rivelazione biblico-cristiana, che si sono storicamente avverate e che costituiscono un pericolo permanente per la fede. Possiamo così sintetizzare queste identificazioni:

Identificazione fra rivelazione e liturgia: si tende a dare prevalenza all’elemento ritualistico, con la conseguente svalutazione della dedizione quotidiana a Dio e agli altri;

Identificazione della rivelazione con la morale: prevale in questo caso l’elemento legalistico, per cui il cristianesimo appare soprattutto od esclusivamente come un codice di leggi e di norme da osservare, come una strada impegnativa da percorrere per giungere a Dio. La rivelazione divina si presenta piuttosto come annuncio di salvezza gratuita, che precede ogni sforzo morale dell’uomo;

Identificazione fra rivelazione e ascetica: la salvezza appare qui come il risultato di un eroico e quotidiano sforzo ascetico dell’uomo, per cui Dio si trova al termine di un cammino volontaristico, come premio meritato. Nella vicenda salvifica l’impegno ascetico appare piuttosto come frutto della salvezza, non come causa;

Identificazione fra rivelazione e politica: si privilegia l’impegno socio-politico, con il conseguente pericolo di ridurre il cristianesimo ad impegno di trasformazione delle strutture mondane, più che ad impegno di conversione della vita (non esiste una politica cristiana, se mai esiste un modo cristiano di far politica);

Identificazione fra rivelazione e dottrina: la rivelazione è intesa solo come bagaglio di verità, con il conseguente pericolo di ridurre il cristianesimo ad ideologia o ad illuminazione intellettuale. La rivelazione biblica si presenta piuttosto come incontro fra Dio e l’uomo: il rapporto fra i due è descritto in termini nuziali, più che in termini scolastico-dottrinali.

La rivelazione, così come si è andata svolgendo, certo contiene anche momenti liturgici, esige un impegno etico ed uno sforzo ascetico, spinge alla trasformazione delle strutture dell’uomo (diversamente il cristianesimo degenererebbe ad anglismo spiritualistico), si presenta come verità su Dio e sull’uomo. Tuttavia il nucleo centrale dell’autorivelazione di Dio sta nella sua libera e gratuita offerta di salvezza: di una salvezza dunque non percepibile dal basso, non conquistabile dai meriti dell’uomo, ma annunciata come dono, e dono impegnativo, da parte di Dio. La specificità della rivelazione biblica nei confronti di tutte le altre religioni risiede proprio qui: è Dio che ha deciso di uscire dal suo mistero per salvare l’uomo, non è l’uomo che ha dato corpo ai suoi bisogni religiosi inventandosi una propria divinità e una propria strada salvifica.

Riporto la critica di Feuerbach alla religione: il suo discorso può avere una validità per le altre religioni e può mettere in guardia il cristiano dal pericolo di farsi un dio a propria immagine e somiglianza, ma non intacca il Dio della Bibbia e il Dio della Chiesa, perché si tratta di un Dio che è totalmente diverso dall’uomo e che si è presentato e si presenta in termini spesso imprevedibili e inattesi: solo in quanto diverso da noi e superiore ai nostri stessi bisogni religiosi, Dio può essere il nostro salvatore.

La rivelazione di Dio non è avvenuta improvvisamente (vedere “Storia del popolo ebraico attraverso la Bibbia): come una folgore, o come un masso celeste, o come un’illuminazione interiore nel cuore di alcuni personaggi privilegiati che avrebbero poi “ammaestrato” altri; ma è avvenuta storicamente. Le tappe principali della rivelazione biblica risulteranno chiare dallo studio della Sacra Scrittura. Noi qui ci fermiamo su quei momenti fondamentali che assumono particolare rilevanza in ordine ad una comprensione globale della rivelazione divina e che danno origine a strutture che rimarranno definitive nella storia della fede e che, proprio in quanto tali, interessano direttamente anche noi credenti d’oggi.

Le Strutture Fondamentali della Rivelazione Biblica – indice:

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Momenti fondamentali della rivelazione