Centralità di Maria nell’ azione dello Spirito Santo

Nel nostro tempo la centralità della fede e della speranza incontra notevoli difficoltà nell’interno del cuore umano, del mio cuore, saldamente stabile, in modo conscio ed inconscio, nell’egocentrismo e nell’individualismo, nella certezza e sicurezza della ragione personale, capace di elaborare interpretazioni “assolute” su se stessi, sul proprio destino, sulla realtà sociale, culturale, ambientale, morale; grazie anche ai mezzi tecnologici a nostra disposizione, i quali conferiscono un senso di sicurezza in quasi tutte le situazioni. Più cresce la fiducia nei mezzi umani e scientifici e più diminuisce la speranza come virtù che inclina ad attendere “Quelle cose che non si vedono”.

La speranza umana parte dall’uomo disposto ad affrontare il divenire quotidiano con il coraggio di chi è convinto che tutto dipende da sé e non dagli altri. Radicati e centrati sicuramente sul proprio spirito umano, con qualche rincalzo cristiano come scaramanzia, come protezione, superstizione più che convinzione di fede nell’ascolto della Parola di Dio che “spiega l’uomo all’uomo” e il suo destino eterno mediante Cristo, il cristiano può essere facilmente travolto nello spirito del mondo.

Maria offre l’esempio ed il sostegno formativo interiore, frutto dello Spirito santo, per edificare in noi la speranza, dono di Dio. Ella è al centro dell’opera dello Spirito Santo, la cui azione trascende ogni ragionamento e interpretazione umana.

Infatti Maria è posta nella sfera di Dio, al centro del disegno di salvezza. Lo Spirito santo, che procede dal padre e dal Figlio, diviene sposo di Maria: “Lo Spirito Santo scenderà sopra di te”, afferma l’angelo dell’annuncio; il che vuole dire “prendere dimora per sempre in colui che scende, perché ciò che Dio compie resta per sempre in quanto è perfetto”.

In modo analogo, il cristiano è dimora dello Spirito Santo dal giorno del Battesimo e soprattutto della cResima. Egli è la vita di Dio in noi, che guida, stimola, suggerisce, corregge, completa in noi ciò che manca alla passione di Cristo per la sua Chiesa. Il rispetto dello Spirito Santo è manifestato dal cristiano con l’ascolto umile e obbediente alla sua voce. Poiché la sua dinamica investe tutta l’integrità della persona come afferma Sa Paolo: “Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Glorificate dunque Dio nel vostro coprpo” (1^Cor.6,19-20).

Letture per la Pasqua – indice