Il cuore di un vero credente arde di speranza per “quelle cose che non si vedono” (cfr.Eb.11,1). Esse sono l’obiettivo finale dell’avventura cristiana.

Queste stesse verità -quelle cose che non si vedono – le troviamo nell’itinerario spirituale di Maria, speranza nostra. Il cuore della Vergine Immacolata arde di fede per amore di Dio, verso il quale spera, assecondando l’azione dello Spirito Santo, di potere attuare “quelle cose che non si vedono”, ma che, per esse ed in vista di esse, Dio l’ha concepita nel suo disegno di salvezza.

“La speranza non delude – dichiara San Paolo – perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm.5,5). Infatti Maria viene descritta dall’angelo Gabriele “piena di grazia; il Signore è con te” (cfr.Lc.1,28). Nella redenzione Maria occupa un posto centrale, accanto al figlio Gesù – “figlia del suo figlio, termine fisso d’eterno consiglio” (Dante), come si esprime nel libro della Genesi: “Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gn.3,14-15). Maria è prefigurata anche dalle donne famose dell’A.T.

Senza dilungarci troppo nelle analisi, affermiamo, con la dottrina della Chiesa, che la redenzione scaturisce dal “sì” di Maria all’angelo Gabriele. Quel “sì”, attuando la volontà di Dio, mi riguarda direttamente, in quanto fissa quella condizione per cui l’uomo è legato all’amore di Maria per Dio, il quale pone l’uomo come oggetto e fine della redenzione.

Nel dire: “Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra…..Credo in Gesù Cristo, figlio di Dio, generato non creato, della stessa sostanza del Padre, che si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo”, riconosco la dipendenza filiale con Maria, Madre di Cristo e Madre nostra.

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