Martedì Santo

“Salve, nostro Re, obbediente al Padre:
sei stato condotto alla croce, come un
agnello mansueto al macello. Lode e
onore a Te, Signore Gesù”.

Giovanni Bellini - Orazione nell'ortoGesù esce allo scoperto. Dal confronto verbale. Qualche volta lo scontro si è infuocato dall’una e dall’altra parte. Si pensi alle espressioni:

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, razza di vipere, ecc…Sulla cattedra di Mosè si sono insediati gli scribi e i farisei. Fate dunque tutte le cose che vi dicono, ma non imitate le loro opere, perché essi dicono e non fanno” (Mt.23,1-3).

“Guardatevi dal lievito dei farisei che è l’ipocrisia” (Lc.12,1).

“Voi, dunque, farisei, mondate l’esterno del calice e del piatto, ma il vostro intimo è colmo di rapina e di malvagità. Stolti! Forse chi ha fatto l’esterno non ha fatto anche l’interno?” (Lc.11,39).

La posizione di Gesù è estremamente chiara circa i capi religiosi della Sinagoga; chiarezza che investe l’opinione pubblica. Screditare la classe dirigente è pericoloso, ma Gesù è la verità fatta persona, e non può che seguire il linguaggio del “sì, se è sì, e no, se è no”.

Non meno pesanti gli attacchi dei Giudei, degli scribi e dei farisei, che gli contestano la sua origine divina.

Alla parola di Gesù: “Io sono la luce del mondo: chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv.8,12), essi risposero: “Tu rendi testimonianza a te stesso, perciò la tua testimonianza non è valida” (Gv.8,13).
“Chi sei?” “Quando avrete innalzato il Figlio dell’Uomo, allora conoscerete che io sono”.
“Il nostro Padre è Abramo” (Gv.8,39). “Prima che Abramo fosse, io sono” (Gv.8,58). “Allora presero delle pietre per lapidarlo, ma Gesù si nascose ed uscì da tempio” (Gv.8,59).

Ora Gesù, dopo l’impossibilità di aprire i cuori dei capi del popolo, sa di essere condannato a morte. I discepoli e gli apostoli sono con Gesù nella morsa della sinagoga che lo condanna perché si era dichiarato Figlio di Dio. Pilato lo doveva punire come sovvertitore del popolo contro Cesare. Per Gesù si profila la solitudine e l’abbandono dei suoi, i quali non sanno ascoltare Gesù, proprio nell’ora della prova.

Amen, alleluia,amen.

Letture per la Pasqua – indice