Quarta settimana di Quaresima: Martedì

“Sono amico di coloro che ti sono fedeli
e osservano i tuoi precetti. Del tuo amore,
Signore, è piena la terra; insegnami il tuo
volere”.
(Salmo 118,63-64).

Caravaggio - cena in Emmaus - Milano, BreraLa forza interiore di Gesù attira tutti a sé. Come mai allora, dopo duemila anni di cristianesimo, gli uomini non sono ancora cristiani? Come agisce e dove finisce questa forza divina che pure ha trasformato la civiltà umana, ha liberato la dignità della persona umana dalle schiavitù sociali, morali, culturali, razziali, religiose, soprattutto ha colpito a morte la civiltà dell’uomo attraverso la fraternità umana proveniente dalla croce del Calvario?

Gesù è il Signore risorto fin dal primo momento e lo sarà fino all’ultimo. Come il sole in cielo, egli solca il cielo dello spirito della storia del quotidiano. Gesù scrive la sua vicenda di Redentore e Salvatore dentro la vita di ciascun uomo con i sacramenti e attraverso la Chiesa da lui edificata, perché sia il suo prolungamento nei tempi, come “il Cristo diffuso e comunicato”, Madre e Maestra, sacramento d’amore tra gli uomini e i popoli, genera la partecipazione alla vita divina con i sacramenti, specialmente con il sacramento della presenza reale, vera e sostanziale di Cristo per il nutrimento delle anime.

Cristo non tramonta mai, perché Egli è Dio come Dio, Dio da Dio, Luce da Luce, Luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Cristo risorto non tramonta mai perché non dipende da alcuna volontà umana e tantomeno dal consenso o dissenso cosiddetto “democratico”; Cristo risorto è “la gloria di Colui che muove per l’universo, penetra e risplende in un parte più o meno altrove” (Div.Comm. Paradiso 1,4-3).

Con Cristo c’è un appuntamento fisso: quello del tramonto della nostra esistenza. Egli è e noi quando lasciamo lo scenario di questo mondo esso non può far nulla per trattenerci di qua. Il mondo non ne è capace. Ci vede morire ed incrocia le braccia nel gesto della fatalità. La scienza medica si dichiara impotente. La potenza della morte ci schiaccia. Tutto sfugge nell’anonimato. Chi ci tiene compagnia nella morte? Solo lui, Cristo risorto è l’unico a tenerci per mano.

Amen, alleluia,amen.

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