Terza settimana di Quaresima: Lunedì

“Fammi conoscere, o Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi pensieri. Ricordati, Signore,
del tuo amore, della tua fedeltà che è per
sempre”.
(Salmo 24,4-6).

L’anima della samaritana è in tutti. Forse non ci si bada. Presi dalla morsa delle cose e stritolati dalla frammentarietà di un mondo in evoluzione e in vertiginoso cambiamento, scordiamo che Gesù è con noi. La sua presenza divina è silenziosa; ma è altrettanto vero che egli influisce e stimola la ricerca della verità ultima, oggettiva, esterna, occupando la soglia della coscienza.

Egli è colui che in ogni successo scava il desiderio dell’oltre, l’incontentabilità, l’insaziabilità, l’irrequietezza, il dramma dell’incertezza del quotidiano e, soprattutto, genera nell’animo il superamento dell’angoscia e la paura del nulla.

Gesù conduce il cristiano a fare conoscenza con lo spirito e con la religione dello spirito, perché “Dio è spirito, e i suoi adoratori devono adorarlo in spirito e verità” (Gv.4,24). Anzi, egli libera da una fede generica e di consuetudine, facendo passare ad una fede profonda e di convinzione chi lo accoglie.

Il Maestro non esita a spezzare la visione religiosa della samaritana, fatta di tradizione esteriore e di polemica: “Signore, vedo che sei un profeta. I nostri Padri adorarono su questo monte, e voi dite che Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare. Gesù risponde: Credimi, donna, viene l’ora, ed è questa, nella quale i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Il Padre vuole tali adoratori” (Gv.4,19-23).

Dio è spirito e la verità di Dio si accoglie per fede attraverso l’ascolto. E’ la Parola di Dio che nutre lo spirito aprendolo alla verità di Dio Padre per mezzo di Gesù.
La nostra fede nasce dall’ascolto della Parola di Dio?

Amen, alleluia,amen.

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