Prima settimana di Quaresima: Sabato

“Custodiscimi come pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali……….
Mostrami i prodigi del tuo amore……….
Sulle tue vie tieni saldi i miei passi e i
Miei piedi non vacilleranno”.
(Salmo 16,8.3.7).

L’occhio del corpo e dello spirito siano fissi nel Signore, perché ogni giorno Egli scende dal letto con noi ed insieme a noi compie tutto ciò che appartiene al nostro quotidiano e, a sera, stanco con noi e come noi, si corica sul letto del riposo. Dio parla con la nostra voce, canta con la nostra voce. Dio soffre, prega, ama, spera, s’inquieta, si spazientisce, sorride, immagina: insomma Dio è Colui che ci prepara lo spazio, le cose, il giorno, gli arnesi, gli oggetti, il clima, il sociale, le strade da percorrere, tutto ciò che ci serve per pensare, per valutare, e per agire come persona intelligente e libera.

E’ il dono della Provvidenza del quotidiano. In questo sincronismo perfetto, Egli agisce per amore del nostro bene presente e futuro, ma ciascuno di noi, però, ne usa secondo la sua visione del mondo, del suo progetto di vita e dei valori in cui crede per realizzare se stesso.

Tra Dio che dona tutto e noi che siamo liberi di usarne ed abusarne a nostro piacimento, c’è Gesù che ci propone di “farsi uomini alla sua maniera”, abbandonando l’idea o il progetto, la filosofia del farsi uomini “alla maniera del mondo”, della cultura vigente, del costume imperante e di moda. La maniera di farsi uomini secondo l’esempio e il modello Gesù, prevede esattamente di vivere secondo Dio, ossia “volerci come Dio ci vuole”.

Alcune provocazioni tolte dai salmi possono predisporre alcune disposizioni interiori assai utili: “Confida nel Signore e fai il bene, abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia nel Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: compirà la sua opera; sta in silenzio davanti al Signore, e spera in lui. Spera nel Signore e segui la sua via” (Salmo 16).

Amen, alleluia, amen.