Prima settimana di Quaresima: Giovedì


“Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: “Confesserò al Signore le mie colpe”,
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell’angoscia”.
(Salmo 31,5-6).

Caravaggio - Cena in Emmaus - National Gallery, LondraIl Vivente appartiene all’Eterno Vivente. Oltre il nostro pizzico di cenere, c’è l’anima e lo spirito immortale, che resterebbero privati del fine ultimo cui hanno diritto se venisse a mancare il possesso di Colui che è l’autore e il creatore di ogni vivente.

La causa finale di tutto il percorso interiore dell’anima e dello spirito dell’uomo alla ricerca della piena realizzazione di sé, è Dio. L’essere è ciò che di più intimo possiede ogni realtà creata visibile ed invisibile. L’essere accomuna fra loro tutte le creature. La voce dell’anima e dello spirito, nel percorso quotidiano, tende a farsi ascoltare da Colui che è percepito nell’intimo come “il proprio principio, il Principio Superiore di tutte le cose, dell’universo e della storia”.

Per togliere dal nostro cuore l’angoscia del dover morire senza certezze future, Gesù rassicura la coscienza di chi lo incontra dicendo: “Io sono la Vita…Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in sovrabbondanza. Io sono il Pane vivo disceso dal cielo; chi mangia di questo pane non morirà in eterno…Chi crede in me anche se morto vivrà, perché io sono la resurrezione e la vita”.

Gesù rivela il disegno del Padre saldato e messo in atto nell’Incarnazione, morte e risurrezione del Figlio, mosso unicamente dall’amore per gli uomini. Dio non ha lasciato nulla d’intentato per far capire a ciascun uomo la sua volontà di salvezza, di riconciliazione, di misericordia,di bontà, di comprensione, di partecipazione alla vita dei singoli e dei popoli.

“Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà”.

Amen,alleluia,amen.

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