“Il mio bene è stare vicino al Signore”
(Salmo 72,28).
Dio-con-noi è il bene irrinunciabile. Il cristiano di oggi vive tra proposte di vita allettanti. E’ facile precipitare nel vortice delle cose e rimanervi schiacciati. Altrettanto suadente è il pianeta televisivo, la carta stampata e la cultura massmediale, asserviti ai padroni di turno. Il vuoto esteriore è l’immagine del vuoto interiore. Se vien meno il dialogo con Dio per mezzo di Gesù, Parola vivente del Padre, nello Spirito Santo, l’io profondo, cella interiore dell’anima, è spinto ad adorare se stesso, il proprio pensiero, cadendo, purtroppo, nel soggettivismo e nel narcisismo.
L’uomo allora cessa di essere un cerchio aperto verso l’assoluto per rimanere un cerchio chiuso intorno a se stesso. In questa disposizione, la psicologia dell’arroganza si impone nelle relazioni con gli altri e con la realtà esterna in genere, giudicandola subordinata ed inferiore alla propria autenticità e al proprio modo di conoscere, di giudicare, di agire e di convivere con gli altri: si sposta l’asse dei valori, partendo da se stessi come esseri assoluti e si finisce per escludere in pratica Dio da ogni attimo del quotidiano, consegnando la propria vita ad un progetto umano, ateo e laicista, in cui è bene ciò che piace e non ciò che si deve.. Quindi la vita si svolge al di fuori dell’asse uomo-Dio; ma si radica sull’asse dell’io-sono da me stesso e per me stesso, perché nessuno oggi ti regala qualcosa o ti dà una mano per divenire qualcuno senza un tornaconto.
L’io personale è chiuso in se stesso. Anzi, teme l’apertura verso Dio e verso gli altri. Il vero bene ultimo per se stesso è se stesso. Mentre Gesù insegna che il vero ed unico bene per l’uomo è Dio, Padre di tutti, presente in tutti, che si cura di tutti, ama tutti, cammina nel quotidiano di ogni uomo con Gesù, coi sacramenti, con la Chiesa, con la Parola evangelica e con la testimonianza dei santi del passato e del presente. Il nostro io è simile ad un cerchio aperto a Dio o è l’immagine di un cerchio chiuso intorno al proprio io?
Amen,alleluia,amen.
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