Nessuno vide mai Iddio

Gentile da Fabriano - pala dell'adorazione dei magiOra tutti possono vederlo, toccarlo, parlargli, comunicare con Lui, mangiare, giocare, divertirsi, amare, soffrire, morire sempre con Lui. “Io sono con voi sempre, sino alla fine del mondo” (Mt.28,20).

Dio scende nella condizione di creatura, pur essendone il Creatore, con l’intento d’insegnare di nuovo all’uomo come diventare uomo. Chi è l’uomo? Donde viene? Dove va? Che senso ha la sua presenza nel mondo? Qual è il suo posto nel cosmo e nella storia?

Il Natale pone termine all’esilio dell’umanità con la liberazione dalla schiavitù del peccato, aprendole la via verso la terra promessa, mediante il nuovo Mosè, Cristo Signore. Esso è anche l’avvenimento in cui ogni essere umano trova il suo posto, la sua missione, il suo ruolo, il suo senso immediato ed ultimo: “Senza di me non potete far nulla” (Gv.15,5).

La luce più singolare di Betlemme proviene da Gesù, Via, Verità e Vita (Gv.14,6). Un popolo nuovo si raduna alla grotta disponendosi a seguire il Pastore celeste: “Il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo Padre e regnerà sulla casa di Giacobbe nei secoli e il suo regno non avrà mai fine” (Lc.1,32-33).

La presenza di Dio tra noi è vera e reale, storica e profetica, temporale ed eterna, perché quel Dio invisibile che mai nessuno ha visto si è reso visibile in Gesù, Verbo di Dio, “il quale ce lo ha rivelato” (Gv.1,18); soprattutto ha reso visibile il suo amore per l’uomo, per ogni uomo; un amore più forte dell’odio e della morte. “Io però vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, in modo da essere così figli del Padre vostro celeste…” (Mt.5,38-48).

Non basta amare per essere cristiani. Ci sono tanti non cristiani che amano, come vi sono tanti cristiani che non amano, perlomeno amano come i pagani.

Fratelli e sorelle carissime, ora tutti possono vedere Dio nel comando dell’amore: “Come io ho amato voi così anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo sapranno tutti che siete miei discepoli” ( Gv.13,34-35).

Amen, alleluia, amen!

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